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Per Vacca non basta fare offerte al calciatore

All’annuncio delle formazioni ufficiali di Salernitana Foggia si è capito che il rapporto tra la società e Antonio Vacca si era irrimediabilmente incrinato.
Come tutti i calciatori, il rapporto che li lega ad una società, ad una città, ad una maglia non è eterno per cui Vacca, che ha dato tanto al Foggia ma che da Foggia ha ricevuto altrettanto, andrà ad accasarsi altrove.
In queste ore si susseguono voci che lo avvicinerebbero al Parma, altre che lo danno molto vicino al Bari ma ė chiaro che le società dovranno per forza di cose trattare con il Foggia che è proprietario di quello che una volta si chiamava “cartellino” sino a giugno del 2018.
Quindi, per regolamento, Vacca sarà libero di andare dove desidera solo alla scadenza del suo contratto altrimenti, per liberarsi a gennaio, dovrà incassare la firma della società di appartenenza.
Ecco perché tutte le offerte che giungono al calciatore devono giungere anche al Foggia e solo quando ci sarà il consenso dell’acquirente, del venditore e del calciatore si potrà provvedere al trasferimento che avverrebbe comunque è sempre alla riapertura del mercato.
Ovviamente, avendo solo sei mesi di contratto residuo, il Foggia non potrà chiedere somme esorbitanti ma il suo assenso diventa fondamentale anche perché, senza accordo, potrebbe accadere che il calciatore, messo fuori lista, debba essere costretto a sei mesi fuori rosa.