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Una partita di calcio la causa del propagarsi del virus?

Sarebbe stata una partita di calcio la causa del propagarsi del Covid-19 in Lombardia ed in particolare nelle zone di Milano e Bergamo. Questa è l’amara ipotesi scaturita durante la conferenza stampa della Protezione Civile del 21 marzo, atroce bollettino di guerra quotidiano. L’incontro incriminato ed individuabile come “momento zero” dell’epidemia nelle due province lombarde, sarebbe quello giocato fra l’Atalanta ed il Valencia il 19 febbraio scorso quando i nerazzurri si imposero per 4-1 sul verde prato del Meazza di Milano, ipotecando di fatto la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, poi confermata dal successo corsaro per 4-3 in terra spagnola. Alla precisa domanda dei cronisti presenti,il Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, prof. Silvio Brusaferro, ha così risposto: “…in questo momento è abbastanza difficile analizzare questo tipo di ipotesi, è una delle ipotesi. Anche perché il carico di domanda assistenziale che è presente in quei territori porta la necessità di dare assistenza come prioritaria. Certamente è un’analisi che si può fare, credo però sia molto importante anche per gli abitanti di quelle zone, mantenere in maniera rigorosissima i comportamenti che sono stati raccomandati”.
In un mondo come quello del calcio, che solo pochi giorni fa rifletteva sulla ripresa degli allenamenti in concomitanza della prima scadenza del decreto prevista per il 3 aprile prossimo, dove il Presidente della Figc Gravina piange i 700 milioni di euro persi dalla Serie A sperando di poter ripartire con il campionato il 3 maggio, si registra anche oggi l’ennesimo caso di positività al virus che ha colpito lo juventino Dybala. Bisogna riflettere e rimanere a casa.

foto: Repubblica.it