E questo anno strano, surreale, ci consegna già il primo verdetto nei primi giorni di aprile. La Ternana è in serie B. Mai un verdetto è stato così giusto e senza storia. Basta pensare che la squadra umbra guadagna matematicamente il salto di categoria strapazzando l’unica potenziale rivale, quasi a fugare ogni dubbio sul traguardo conquistato.
È stata una cavalcata, i numeri lo testimoniano. Questa Ternana ha giocato in un campionato che non le appartenenva. Sul campo è sempre sembrata di un’altra categoria, non solo per quel che riguarda i singoli protagonisti ma soprattutto per il gioco corale e arioso che Lucarelli ha saputo dare al gruppo. È un progetto che parte da lontano e oggi ha dato meritatamente ai rossoverdi le dovute soddisfazioni.
Un plauso a chi ha saputo formare una rosa dove non c’erano prime e seconde linee, un plauso al tecnico che ha saputo mantenere il giusto clima nello spogliatoio mantenendo alta la tensione anche in chi non veniva messo in campo sistematicamente ma che comunque è stato pronto a dare il proprio contributo quando gli è stato chiesto.
Dalle nostre parti questa vittoria ci riporta a quella del Foggia del 2017 quando si raccoglievano i frutti di un progetto che nato con mister De Zerbi, si realizzava con Giovannino Stroppa. Allora il Lecce di Padalino, pur disputando un campionato importante, dovette inchinarsi alla supremazia rossonera.
La Ternana di oggi non sappiamo se fosse più competitiva di quel Foggia ma, in un campionato sui generis, merita il rispetto e il plauso di tutte le tifoserie.
Le favole spesso hanno un lieto fine e quella della Ternana ne è una chiara dimostrazione.
Complimenti!