E’ un Messina ultimo in classifica ed alla ricerca dei primi punti in trasferta quello che fa visita al Foggia di Gallo, reduce dal pareggio contro il Monterosi, per il turno infrasettimanale della 16esima giornata. Nel Foggia c’è la novità Peschetola dal primo minuto ad affiancare Vuthaj in attacco con Peralta che arretra nei cinque di centrocampo togliendo il posto a Di Noia che parte dalla panchina. Per gli ospiti mister Auteri, squalificato al suo posto Cinelli, schiera l’ex Balde come centrale del tridente offensivo.
Partono meglio i siciliani che al 6′ vanno vicino al gol con il colpo di testa di Ferrini che finisce di poco a lato. Per il resto del tempo regna la noia più assoluta con i padroni di casa che non riescono ad entrare in area avversaria più per demeriti propri che per meriti della difesa peloritana. Di contro qualche tentativo abbozzato di ripartenza degli ospiti che svaniscono al momento della concretizzazione, dimostrando tutti i limiti della peggiore difesa del girone C. L’unica azione degna di nota per i rossoneri succede al 43′, scaturita da una punizione di Costa che pesca Vuthaj che con un tiro-cross scavalca il portiere ma trova in ritardo Garattoni che spedisce sull’esterno della rete.
Tutt’altra musica sembra suonare il Foggia ad inizio ripresa . Nell’arco dei primi otto minuti va vicino al gol per tre volte, ma nè Peschetola, nè Garattoni riescono a centrare la porta. All’ 8′ l’occasione più ghiotta: Zuppel strattona in area Vuthaj, per l’arbitro non ci sono dubbi e fischia il rigore. Dal dischetto si presenta Petermann che tira debolmente sulla destra di Lewandowski che blocca senza tanti patemi. Gallo cerca di dare un’ulteriore scossa ai suoi facendo entrare al 13′ Di Noia e Ogunseye al posto di Rizzo e Peschetola passando ad un 4-4-2 comunque più spregiudicato. Ed infatti i risultati non tardano a venire al 25′ Ogunseye si libera fuori area e con un interno destro ad effetto colpisce il palo a portiere battuto. E’ il preludio al gol che giunge un minuto dopo grazie ad un imperioso stacco di testa di Petermann, su battuta da corner, che così si fa perdonare l’errore dagli undici metri. Due minuti più tardi è Peralta ad impegnare l’estremo difensore avversario in una respinta a due mani. E’ un Foggia galvanizzato dal vantaggio mentre il Messina cerca di rispondere con i contropiedi del subentrato Catania, guardato a vista da Di Pasquale e soci.
Alla fine tre punti salutari che consolidano il posto in zona playoff alla viglia della trasferta in casa della sorpresa Giugliano.
FOGGIA – MESSINA
Marcatori: 26’st Petermann (F)
Foggia (3-5-2)
Dalmasso; Sciacca, Di Pasquale, Rizzo (13’st Ogunseye); Garattoni, Frigerio, Petermann, Peralta (43’st Leo), Costa; Vuthaj (43’st Tonin), Peschetola (13’st Di Noia). A disp. Illuzzi, Nobile, Chierico, Rotoli, Nicolao, Iacoponi, Battimelli, Odjer. All. Gallo
Messina (3-4-3)
Lewandowsi; Angileri, Ferrini, Filì (37’pt Trasciani); Konate (1’st Fazzi, 22’st Fiorani), Marino, Fofana, Versienti; Zuppel, Balde Balde (15’st Grillo), Iannone (1’st Catania). A disp. Daga, Napoletano, Berto, Curiale. All. Cinelli (squalificato Auteri)
Arbitro: Ancora di Roma 1
Assistenti: Landoni di Milano, Peloso di Nichelino
IV Ufficiale: Angelillo di Nola
Ammoniti: Trasciani (M), Zuppel (M), Di Pasquale (F), Fazzi (M)
(ph. Alessandro Forcelli)