Tragico epilogo di campionato per il Foggia che perdendo in casa col Messina complica il proprio cammino verso la salvezza che a meno di una vittoria a Picerno o di una sconfitta della Casertana a Trapani potrebbe vederli quali malinconici protagonisti dei play out proprio contro il Messina.
Allo Zaccheria va in scena il delicatissimo scontro salvezza fra Foggia e Messina, due squadre ormai allo sbando dal punto di vista societario e che fanno dell’autogestione l’ultima arma di sopravvivenza. Mister Zauri cambia alcuni elementi rispetto alla sconfitta di Crotone, inserendo fra i pali Perina al posto di De Lucia, Felicioli che torna titolare dal primo minuto e Pazienza in mediana a fare reparto con Gala e Da Riva. Nel tridente d’attacco Emmausso affianca Orlando e Santaniello. I siciliani orfani dell’allenatore Banchieri, esonerato in settimana, si schierano con Luciani punta estrema supportato da Petrucci e Tordini trequartisti. A guidarli dalla panchina c’è Antonio Gatto.
Le intenzioni delle due squadre sono palesi già dai primi istanti della gara con gli ospiti determinati ed i padroni di casa remissivi ed impauriti. Ed infatti sono i siciliani a frequentare pericolosamente la metà campo rossonera. E’ Luciani l’uomo più pericoloso, al 4’ manca di poco l’aggancio su un prezioso traversone basso proveniente dalla sinistra, al 13’ di testa trova la miracolosa parata di Perina, che poi blocca sul tap-in di Dumbravanu, ed infine realizza il primo gol della sua giornata al 26’, sempre di testa, su preziosa imboccata dell’ex Garofalo. Ma non sono i soli episodi accaduti nella prima metà della partita, ricca di sorprese: al 14’ Tordini scheggiava la parte alta della traversa su una conclusione da lontano ed al 19’ si assisteva ad un lancio di rotoli di carta dalla Curva Nord che causava una sospensione di oltre cinque minuti. Preoccupato dello svantaggio, il Foggia cerca di uscire fuori dalla sua condizione letargica grazie anche ad Orlando che dapprima calcia di poco fuori in diagonale e poi al 40’ pareggia grazie ad un assist di Emmausso bravo a rubare palla a Dumbravanu. Quando sembra tornato tutto alla normalità in casa rossonera, i peloritani ritornano a farsi pericolosi nei minuti di recupero con Tordini che impegna dalla grande distanza Perina, che devia in angolo, per poi raddoppiare seguendo lo stesso copione della prima marcatura con Garofalo che si invola sulla destra e pennella un cross sulla testa di Luciani che segna indisturbato.
Nella ripresa Zauri ridisegna la squadra inserendo Zunno e Danzi al posto di Emmausso e Pazienza senza però arrecare valore aggiunto alla farraginosa manovra dei suoi uomini. Al 66’ minuto arriva la notizia del gol della Casertana che rende ancora più tragica la situazione dei rossoneri, ormai ad un solo punto di vantaggio dai campani. Questo non cambia però le dinamiche del gioco, col Messina padrone del campo ed il Foggia tanto innocuo da non impensierire nemmeno in un’occasione l’estremo difensore avversario.
Foggia – ACR Messina 1-2
Marcatori: 26’pt Luciani (M), 40’pt Orlando (F), 45’+6 pt Luciani (M)
Foggia (4-3-3)
Perina; Silvestro, Salines, Camigliano, Felicioli; Gala (31’st Kiyine), Pazienza (1’st Danzi), Da Riva; Orlando (39’st Touho), Santaniello (14’st Sarr), Emmausso (1’st Zunno). A disp. De Simone, De Lucia, Marzupio, Dutu, Parodi, Brugognone. All. Zauri
ACR Messina (4-3-2-1)
Krapikas; Lia (35’st Haveri), Gelli, Dumbravanu, Gyamfi; Crimi, Buchel (43’st Chiarella), Garofalo (43’ st Marino); Petrucci, Tordini (29’st Pedicillo); Luciani (35’st Costantino). A disp. Curtosi, Ingrosso, Mameli, Vicario, Morichelli. All. Gatto
Arbitro: Mirabella di Napoli
Assistenti: Cecchi di Roma 1, Pilleri di Cagliari
IV Uff: Tierno di Sala Consilina
Ammoniti: Luciani (M), Pazienza (F), Silvestro (F), Buchel (M), Crimi (M), Emmausso (F)
Espulsi: Lucchini (F all.in 2’) e Ingrosso (M) dalla panchina