Solofoggia.it

Un derby è tutta un’altra cosa!

Le sconfitte rientrano nella normalità di un campionato. Certe sconfitte sembrano anche annunciate quando la differenza tecnica in campo tra due squadre è abbastanza evidente. I tifosi sono consapevoli che non si può vincere sempre ma vogliono vedere la propria squadra lottare, soffrire e sudare la maglia soprattutto quando la gara è importante e appartiene alla propria storia.
Quello che si è visto al San Nicola è una brutta pagina della storia del Foggia, una di quelle che va dimenticata, se mai fosse possibile, nel più breve tempo possibile. È sembrato che i calciatori a Bari non abbiano compreso che, in quel contesto, la maglia pesava più del previsto e che andava onorata facendo il minimo sindacale indipendentemente dal risultato finale. L’ultima volta al San Nicola il Foggia si presentò con una squadra che aveva problemi, che di lì a poco sarebbe stata stravolta e con un esordiente, Tarolli, in porta al posto dell’infortunato Guarna. Terminò la partita in 10 per l’espulsione di Coletti, perse grazie un gol nel finale di Galano ma non giocò in modo arrendevole così come si conviene in un derby, anche se squilibrato dal punto di vista tecnico.
Questa volta son mancate le idee, la voglia di far bene, si giocava come se non si vedesse l’ora di andar via e, alla fine, anche se un 1-0 con il Bari si poteva prevedere, i tifosi rossoneri si son sentiti umiliati da una prestazione svogliata e impalpabile.
Il tecnico Marchionni spesso al girone di andata diceva di non voler dimenticare le quattro sconfitte consecutive soprattutto quando le cose andavano bene. Dopo queste ulteriori quattro che hanno evidenziato una drastica battuta d’arresto, dovrà ora porsi quelle domande che il popolo rossonero ripete da domenica sera: Marchionni ha le sue idee ma i suoi uomini non lo seguono? La squadra è invece solamente scarsa? Qualche uomo è distratto dal proprio futuro? Le vicende societarie sono proprio estranee alle ultime prestazioni?
Si raggiunga subito la salvezza matematica e si programmi, considerato il nuovo assetto del club, la prossima stagione con largo anticipo sperando che, almeno con le compagini alla portata dei rossoneri, non si facciano figure come quella del San Nicola.