di Giuseppe Roberto
Ci sono giornate che andrebbero dimenticate ma anche no. Giornate dove la pallavolo prende il sopravvento sul calcio giocato. La Ternana alzava la palla e noi , con le nostre in mano, ad assistere allo spettacolo, sicuri ( perché in fondo lo eravamo) di poter ottenere un risultato comunque positivo. La Ternana gioca con il cuore, ci mette l’anima ma, come si dice dalle mie parti “Non è forza sua”. Stroppa assiste, più calmo del solito, valuta i cambi che riportano il gioco (sembrava che sapesse cosa facevano loro e come portare a casa il risultato). In città intanto, erano tutti sui social. La Macari in pensiero, chiedendo notizie su dove vedere la partita con il cellulare. Il cellulare che guardando la Macari esclamava “Sto cavolo di Skygo ancora non ti entra un testa”. In ATAF speravano in un abbonamento per la partita con il Bari come risarcimento per un nuovo dirigente. Amgas confermava che, il loro prodotto, ha poco a che fare con la puzza che si sente la sera, sostenendo fosse dovuta dall’emozione per un ritiro di dimissioni. Intanto al Centro di Foggia, volanti ed autovetture corrono facendo baccano, pare stiano collaudando la piazza per i Playoff. Alla fine abbiamo vinto un terno, 50 punti sul campo, salvezza assicurata tra stadio e Comune. Aspettando il Bari che, stando ad un referendum ormai alle porte, rischia di fare meno paura di quanto già non abbia fatto nella storia.