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Sempre dubbi intorno alle vicende rossonere

di Alessio Mangano

Sembra che le acque si siano calmate dopo il confronto all’interno del cda. Alla piazza interessa soprattutto il comunicato finale della società e non certo le eventuali discussioni che normalmente possono verificarsi durante una qualsiasi riunione societaria.
Il sodalizio rossonero parte dalla realtà del momento e cioè dalla ripartenza dal campionato di serie D ma indica anche la eventuale possibilità che passa attraverso un ripescaggio in serie C.
Se poi la società è in vendita, se ci sono trattative, se ci sono già delle intese, è meglio saperlo a cose fatte per evitare a chiunque di affacciarsi, di farsi pubblicità e di sparire nel nulla, eventi che a Foggia sono accaduti più di una volta.
E mentre si aspetta con fiducia l’evolversi degli eventi, ecco spuntare un nuovo acquirente che chiede di parlare con il sindaco per riuscire nell’impresa di comprarsi il Foggia. Se esiste già una intesa con la società di Felleca e Pintus, perchè andare dal primo cittadino? E se invece questa intesa non ci fosse, come potrebbe intervenire Landella in questa cessione di proprietà? Il sindaco deve tutelare quello che rappresenta un patrimonio della città ma non può certo entrare in una trattativa tra privati.
La cosa che ha creato più equivoci è il fatto che l’eventuale acquirente, venendo a Foggia, è riuscito a farsi fotografare addirittura all’interno dello Zaccheria. Perchè è entrato? La società ne era al corrente? E se lo fosse stato, allora perchè andare dal sindaco?
Insomma, la società attuale ha fatto di tutto per riportare la calma nell’ambiente ma poi c’è sempre qualcosa che deve modificare certi equilibri e riportare il tutto nella massima incertezza.