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Quella maledetta zolla

Diciamo la verità, tutti avremmo sottoscritto un pareggio in trasferta contro il Palermo. La compagine siciliana è una squadra che, se non sarà sopraffatta dalle vicissitudini societarie, lotterà sicuramente per la promozione in serie A. Il Foggia avrebbe dovuto essere la vittima sacrificale nella sfida testa-coda del Renzo Barbera. Eppure i satanelli si sono battuti su ogni pallone con un equilibrio e una determinazione riscontrata solo in poche occasioni. La squadra vista in Sicilia è sembrata una squadra quadrata, come se i suoi interpreti giocassero assieme da inizio campionato. Evidentemente Luca Nember ha saputo individuare le giuste pedine per dare solidità alla squadra.
Certamente, il punto di Palermo rappresenterà una grossa boccata di ossigeno solo se si darà continuità al processo di crescita. Servono punti già dalla prossima partita contro il Pescara. E servono sicuramente le prestazione dei nostri top player sperando che questa volta la zolla ci sia amica. Alla fine il Foggia di mister Padalino ha rischiato di portare a casa l’intera posta se Cristian Galano non fosse incappato in quella maledetta zolla che gli ha fatto calciare il pallone in malo modo spedendolo in curva quando era solo davanti al portiere. Sappiamo quanto la punta foggiana tenga a far bene nella squadra della sua città natale e sappiamo altresì che il suo rendimento visto finora è al di sotto delle sue capacità. Ma non avrebbe alcun senso prendersela con il numero 18 rossonero. Galano va incoraggiato e sostenuto perché la salvezza passa anche dalle sue prestazioni e dalle sue giocate sperando che la prossima volta la zolla ci sia veramente amica.