di Alessio Mangano
Foggia Ascoli è stata innanzitutto una partita vera, una partia che, in un sabato di agosto, porta allo Zaccheria 2000 persone, una partita tra due squadre della stessa categoria che avevano la necessità di valutare il proprio percorso di crescita e di avvicinamento verso un campionato che è ormai alle porte.
Il Foggia si schiera in campo in emergenza, con gli uomini contati, provando presumibilmente la formazione che domenica prossima dovrebbe affrontare il Carpi. Addirittura scendono in campo Cicerelli e Chiaretti, giunti a Foggia nelle ultime ore. La squadra, soprattutto nel primo tempo, dimostra di non godere di quella intesa che è richiesta ad una settimana dall’inizio delle danze ma questa volta lo comprendiamo perchè le assenze sono importanti e determinanti. Carraro sembra ancora indietro nel suo percorso di crescita, Kragl non è ancora il calciatore che lo scorso anno faceva la differenza mentre buone cose sono partite dai piedi di Busellato e di Zambelli. Gori sembra un calciatore navigato, uno di quelli che puoi non notare per gran parte della partita ma che, al momento giusto, riesce a fare la differenza in area come in occasione del gol di Chiaretti che giunge nella ripresa proprio per merito suo. Nonostante la folla e la qualità, quest’anno in attacco chi scenderà in campo dovrà superare la concorrenza di questo ragazzo che ha la stoffa dell’attaccante vero.
Grassadonia nella ripresa cambia, dà più ordine al centrocampo inserendo Agnelli, dà più verve all’attacco dando spazio a Galano e Mazzeo, dimostrando che il Foggia di quest’anno, quando sarà completo, può fare la differenza rispetto alle altre squadre.
All’appello è mancato l’acquisto dell’ultima ora, è mancato Rizzo che forse, dopo una settimana di allenamento con la sua nuova squadra, potrebbe essere pronto per l’esordio, considerata l’assoluta emergenza dei rossoneri.
Sicuramente una buona prova quella contro l’Ascoli, una prova che evidenzia una buona tenuta atletica della squadra, magari una intesa tattica tra i reparti ancora precaria ma questa volta le attenuanti ci sono tutte.
Con una settimana in più, nonostante l’emergenza, il Foggia potrà affrontare con tutta tranquillità il Carpi, per cominciare a pensare di diminuire quell’handicap già dalla prima gara.