di Alessio Mangano
In serie B si riaccendono i riflettori dopo il buio delle carte bollate. Ritornano i tanto discussi playout con la gara di andata tra Salernitana e Venezia disputata in terra campana. Chi si aspettava una partita scialba o magari giocata con un agonismo oltre leciti limiti, è costretto a cambiare canale. Le due squadre si affrontano a viso aperto, con schemi di gioco abbastanza evidenti nonostante i tanti giorni trascorsi dopo l’ultima partita della regular season.
La Salernitana mostra i muscoli nella prima frazione capitalizzando al meglio le occasioni sotto rete e andando all’intervallo con un doppio vantaggio. Il Venezia sembra soffrire le numerose assenze, fa poco in attacco ma si lamenta per la non concessione di un rigore, apparso evidente, ma che il direttore di gara non va a visionare nemmeno al monitor, fidandosi delle indicazioni dei suoi colleghi del Var.
Nel secondo tempo Cosmi rivoluziona l’attacco mettendo in campo Zigoni e Rossi al posto di Bocalon e Pimenta. Il Venezia guadagna campo, la Salernitana cerca di difendersi con ordine ma in più di una occasione rischia di concedere il gol. Nel finale i lagunari, a dispetto della non perfetta forma fisica dovuta alla lunga inattività, corrono più degli avversari e al 91′ raccolgono il giusto premio con il solito Zigoni che di testa sorprende Micai e che soprattutto dimostra di avere tutte le qualità di un vero bomber.
Come tutte le partite che durano 180 minuti, nella partita di ritorno tutto può succedere ma se, alla fine del primo tempo, sembrava che la Salernitana stesse con un piede e mezzo in serie B, nella seconda frazione si è capito che il risultato è ancora fortemente in bilico.
Tutto sarà nel valutare se le due squadre riusciranno a smaltire la stanchezza per una partita giocata anche con il primo caldo afoso e che dovranno riscendere in campo fra soli 4 giorni. Di certo, molto meglio questo sforzi in campo e non quelli degli avvocati nella stanze del Palazzo.