di Giuseppe Roberto
In realtà con il Parma non doveva essere così facile, nemmeno giocando in 10. E questo lo aveva capito bene chi, allenando il Parma, a fine partita, esultava per quanti lo davano già per sostituito. Perché se le critiche le becca Stroppa, tacciato di non saper leggere una partita, le becca anche Daversa, che giustifica, dopo una prestazione simile, una squadra nata per la A, mettendo la sua figura come artefice di una vittoria che lascia il tempo che trova. Alla fine il Parma vince, con ben 2 gol di scarto, e bisogna sempre onorare chi ha vinto, così come bisogna sempre criticare chi ha perso. Resta solo da definire se a volte vince chi fa 3 punti o chi porta a casa la dignità di una squadra, il cui obiettivo resta sui 50 punti. Ma personalmente, soffro di una dignità diversa, anomala, forse dettata dalla passione, per questo credo che 50 punti siano pochi per quanto esprimiamo. Per una volta non si cazzeggia, avrei potuto esprimere come sempre la scelta di un Presidente Fico rispetto ad una Fica. Avrei potuto associare al calcio il rapporto tra Stroppa ed i 5 Stelle (qualcosa che li Lega c’è da qualche parte). Avrei potuto parlare delle corna di un arbitro, ma, francamente, rischierei di mettere in piazza cose personali che metterebbero in discussione, il mio rapporto personale con un guardalinee impeccabile, scatenando in putiferio. #ZaFo