Nella vita precedente quante volte abbiamo rimandato un abbraccio, una carezza nei confronti di un amico, di una persona cara mentre nella vita di oggi non riusciamo nemmeno a gustarci un film perchè i protagonisti li vediamo troppo vicini, anche a meno di un metro l’uno dall’altro.
Nella vita precedente eravamo adirati con i nostri figli per l’uso esagerato dei telefonini, dicevamo che tale uso li allontanava dalla vita reale mentre ora benediciamo quegli arnesi che ci tengono in vita e favoriscono le nostre relazioni sociali.
Nella vita precedente perdevamo tempo su internet per trovare una buona offerta per un nuovo telefonino, ne studiavamo le caratteristiche, cercavamo quello che fosse il più scontato di tutti mentre oggi spenderemmo qualsiasi cifra per una mascherina, un chilo di farina ed una confezione di lievito.
Nella vita precedente ci sentivamo cittadini del mondo, volevamo viaggiare, conoscere nuova gente, nuovi popoli mentre oggi viviamo con il terrore di poter anche solo incontrare sul pianerottolo la nostra vicina di casa.
Nella vita precedente guardavamo con ammirazione chi approfittava di una giornata primaverile per portarsi nei parchi, per prendere una boccata d’aria, per fare una corsetta salutare mentre oggi li guardiamo con disprezzo, li indichiamo come untori, avviamo discussioni e trasmissioni tv come quelle in cui si parla dei terroristi.
Nella vita precedente sorridevamo ad una giornata con il sole, radiosa, eravamo tutti un po’ meteopatici mentre oggi speriamo in una giornata di pioggia, un po’ per far riempire gli invasi, un po’ per dare una motivazione alla nostra chiusura forzata.
Nella vita precedente guardavamo alle calamità dell’altra parte del mondo, alle carestie lontane, alle migliaia di morti, quelli che non ci appartenevano, con sufficienza e superficialità, oggi viceversa vediamo una colonna di bare trasportate dall’esercito e ci tremano le gambe, solo perche quella gente ci appartiene.
Nella vita precedente i telegiornali erano gli intermezzi tra le nostre trasmissioni preferite, oggi la nostra giornata è scandita dagli orari dei vari notiziari sui diversi canali tv.
Nella vita precedente quando uscivamo di casa ci pettinavamo, ci guardavamo allo specchio, perdevamo tempo davanti al guardaroba per la cura del nostro look mentre oggi, nelle rarissime volte in cui siamo costretti ad uscire, il nostro pensiero è solo quello di indossare guanti e mascherina.
Ci sarà un domani, saremo molti di meno, avremo finalmente capito il valore di un abbraccio ma non saremo più quelli di prima. Non so se saremo migliori, sicuramente saremo diversi, cambieranno le nostre priorità, le nostre esigenze e capiremo anche l’importanza, che ne so, di poter partecipare ad un funerale.