E sì, oggi è lui il vero protagonista in campo, senza ombra di dubbio il migliore tra i 22 scesi a disputare una partita che, già dalle premesse, era sembrata drammatica. Una partita da dentro o fuori, che si giocava anche sotto il profilo mentale. Il Foggia veniva da una brutta settimana dopo la brutta scoppola di Gravina, le decisioni del Giudice Sportivo, i mugugni della piazza; lo stesso Foggia sapeva di essere inferiore tecnicamemte, almeno sulla carta, agli avversari. Bisognava dare di più del massimo ma senza perdere la testa.
Questa volta il Foggia vince anche tatticamente, Russo mette lo scompiglio giocando tra le linee e soprattutto Gerbaudo lo abbiamo visto libero di esprimere la sua tecnica, non ingabbiato in ruoli che ne limitavano le potenzialità.
Al di là dei due gol, di pregevole fattura (soprattutto il secondo), l’ex centrocampista dell’Avellino riesce a far bene le due fasi, salta l’uomo e si propone anche come uomo assist. Forse è questa la novità di questa giornata che lascia intatte le speranze per i rossoneri ma che forse ridimensionano, e non di poco, quelle per gli uomini di Feola, a cui va comunque dato il merito di esser riusciti, sino ad oggi, ad avere un ritmo forsennato che, se non pagherà, sarà solamente per lo sciagurato inizio di campionato.
Purtroppo il Foggia manca di costanza, sperando che questa non rappresenti il vero danno di questa annata perchè ad una settimana di distanza la gente ha visto due squadre che hanno poco in comune. Se si passa così velocemente cambiando da Gravina a Cerignola, qualche problema sicuramente ci sarà.
Il Foggia visto contro il Cerignola non può essere secondo a nessuno.