Agropoli Foggia, minuto 84′. Nel Foggia entra Cipolletta e si va a sistemare in attacco. Mister Corda rimedia ad una mancanza al centro dell’attacco, una mancanza che si nota anche contro la difesa più perforata del campionato. Qualcosina, ma proprio qualcosina, di lì in avanti si vedrà ma non servirà ad evitare quella che può definirsi sicuramente una figuraccia.
La difesa campana, per struttra, era imponente e sempre efficace e al Foggia mancava l’ariete, l’attaccante di statura, quello che sino ad ieri, e parliamo di Iadaresta, riusciva almeno a portarsi due uomini. I ritmi del campionato, si sapeva, non danno tempo, non si possono aspettare gli innesti, dovevano arrivare nella sosta e pronti per essere schierati dal primo minuto della prima partita.
Noi continuiamo a rispettare il credo di Ninni Corda che consegna la maglia da titolare a chi ha lavorato meglio in settimana però lo stesso deve accettare anche le critiche quando qualcuno gli potrebbe far notare che un calciatore come Gibilterra si è fatto notare solo nel momento in cui Antonio Di Donna lo ha nominato per essere sostituito. Conta poco che abbia fatto il fenomeno in settimana.
Adesso ci saranno punizioni? Ritiri forzati? A Foggia si dice che, dopo che rubarono, a S.Chiara misero i cancelli di ferro. Bisognava pensarci prima; se hai attaccanti bassi ma magari sguscianti e continui a giocare con le palle alte che sono sempre preda degli avversari (ripetiamo, peggiore difesa del campionato), qualcosa lo si è sbagliata anche nell’impostazione.
È inutile poi pensare ai rigori non dati, agli sbagli arbitrali, al gioco ostruzionistico degli avversari perchè si sapeva dalla vigilia che nessuno avrebbe srotolato tappetti rossi all’arrivo dei rossoneri.
Voltiamo subito pagina, torniamo con i piedi per terra, facciamoci tutti un bagno di umiltà e ringraziamo il Gladiator che ci tiene ancora in corsa.
Con la Nocerina bisognerà studiare meglio l’avversario e schierare la giusta formazione.