Una partita vinta nell’indifferenza di tanti, una partita alla quale sembrava poter chiedere solo un pareggio in extremis, agguantato quasi per il rotto della cuffia. Succede invece che il Foggia non solo la vince ma lo fa con merito e, senza voler esagerare, anche con una certa autorità.
Si è parlato in queste ore delle ottime prestazioni di Rocca, Salvi, Curcio ma forse poco ci si è fermato a considerare i meriti di chi guidava questi uomini in campo. Quando le cose vanno male, spesso le colpe sono del mister e di chi lo ha scelto mentre quando si vince si elogiano i singoli, le loro giocate, i loro gol.
Marchionni incassa la sua prima vittoria, una di quelle che magari rientrerà nei capitoli belli del linro del nuovo centenario e lo fa quasi in punta di piedi, quasi in disparte.
Invece, è bene dirlo, ieri la vittoria è tutta sua perchè, con gli uomini nei ruoli giusti e non adattati, con una settimana intera di allenamenti, con giusta mentalità e assoluta determinazione in campo, porta a casa una vittoria importante raggiunta anche con una buone dose di umiltà.
Marchionni ha fatto vedere la sua idea di gioco, ha dimostrato di non avere “consiglieri” alle sue spalle e, al di là del risultato, ha messo in campo una squadra che ha fatto vedere azioni ragionate, fraseggi interessanti e soprattutto non ha buttato la palla con lanci lunghi e inconcludenti. Il Foggia ha giocato bene. Punto.
Ora bisogna lavorare sulla continuità, magari non dei risultati ma delle prestazioni. I risultati, poi, saranno una conseguenza.
Per il momento, complimenti mister!
La vittoria del mister!
