La partita di Coppa serve comunque a provare gli schemi di mister Zeman in vista del campionato che resta la competizione principale per il Foggia. Se poi si riesce a vincere e a passare il turno, tanto di guadagnato per la gioia degli appassionati rossoneri.
Appare evidente che il Foggia, controllato in partenza dagli avversari, nel momento in cui passa in vantaggio, diventa devastante. Ne è la conferma il fatto che nella seconda parte del primo tempo, il risultato sarebbe potuto essere sicuramente più rotondo. Stessa cosa, infatti, era successa contro il Potenza dopo il gol di Petermann. Quando, in definitiva, si abbassa la guardia da parte degli avversari, quando si allentano le maglie della difesa, quando il pressing diventa meno asfissiante, il Foggia riesce a verticalizzare, a giocare negli spazi, a chiudere agevolmente i triangoli.
Contro il Messina, ad ogni buon conto, si è visto un buon passo in avanti, indipendentemente dal risultato, e questo era necessario per tranquillizzare tutti coloro che temevano di rivedere il Foggia di sabato scorso.
Si va a Latina sicuramente con qualche certezza in più, con piacevoli dubbi per le buone prestazioni anche di coloro che, meno impegnati in campionato, hanno ben figurato in Coppa.
Zeman avrà problemi nello scegliere il portiere, nello schierare la difesa, dovrà far fatica a lasciare più di un attaccante fuori dal suo tridente. Insomma, probabilmente questa partita con il Messina ha detto che veramente il Foggia ha diverse soluzioni ruolo per ruolo e questo favorirà i prossimi passi in avanti.
(ph. Alessandro Forcelli)