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Il punto sulla decima in D

di MASSIMO G. MARSICO

Si stanno definendo i ruoli sul palcoscenico del girone H di serie D.
Bitonto, Foggia e Taranto sembrano destinati a quello di protagonista, ruolo al quale ambivano anche altre squadre, uscite – al momento – di scena (su tutte l’Audace Cerignola che ha esonerato il tecnico, Alessandro Potenza, mentre il direttore sportivo, Elio Di Toro, si è dimesso). Il Fasano si candida, invece, a quello di… quarto incomodo.
Ma andiamo con ordine.
Lassù, a guardare tutti dall’alto in basso, per la terza settimana consecutiva, c’è sempre il Bitonto, salito a quota 22. Dopo aver battuto nettamente Taranto e Brindisi, la formazione di Taurino ha superato anche il Casarano (sia pure solo di misura), nel big match della decima giornata. I neroverdi sono imbattuti da 6 turni (nei quali hanno raccolto ben 16 punti, frutto di 6 vittorie ed un pareggio, realizzando 10 reti senza subirne alcuna). A Bitonto cominciano a pensare che il sogno possa davvero diventare realtà.

La squadra di De Candia esce, viceversa, ridimensionata dalla sfida del Città degli Ulivi. Sperava di rilanciarsi alla borsa del campionato, trova, di fatto, ribassate le sue quotazioni. Il Casarano (forse bello, ma poco concreto) è ora in ritardo di 8 lunghezze dal primo posto: non poche. E davanti conta ben 7 squadre.
A tenere il ritmo del Bitonto, è rimasto solo il Foggia (forse non bello, ma assai concreto). Il Fasano, infatti, non è andato al di là del pareggio ad Agropoli e non è più al fianco dei rossoneri (che continuano a soffiare sul collo della capolista).
Alla squadra di Corda è bastato ancora una volta un solo gol (era già accaduto con Cerignola, Taranto e Nardò) per aver ragione degli avversari (i lucani del Grumentum). Ma segnare a Fumagalli, si sa, non è facile: ben 6 volte, in 10 partite, la porta del Foggia è rimasta inviolata. Fosse accaduto anche a Brindisi e col Casarano…
Al contrario la produzione di palle-gol dovrà aumentare se Gentile e compagni, nel prosieguo, vorranno “chiudere” le partite prima del novantesimo, senza correre inutili rischi (soprattutto contro le squadre “medio-piccole”).
Il ribaltone in panchina ha fatto bene al Taranto. Con Panarelli i rossoblù hanno cambiato modulo e passo. Le 2 vittorie consecutive (l’ultima in casa della Gelbison, costata la panchina ad Alessio Martino) hanno rilanciato gli jonici in classifica. Ed ora sono sotto al podio.
La sensazione è che l’attuale quartetto di testa (racchiuso nel fazzoletto di 4 punti) comprenda la squadra che – alla fine – vincerà il torneo (e, di conseguenza, salirà in C): 3 fra le favorite della vigilia (Bitonto, Foggia e Taranto) ed un’outsider (il Fasano).
Fra le inseguitrici, molte stanno rallentando come – ad esempio – il Gladiator (due sconfitte consecutive) o il Brindisi (non vince da 6 turni), per non parlare del Gravina (3 sconfitte nelle ultime 5 gare).
La Fidelis Andria e, ancor di più, il Cerignola stanno, invece, deludendo e si ritrovano clamorosamente nelle acque basse della classifica dove nessuna, neppure il Nardò, ha intenzione di mollare (come è giusto che sia). Non sarà facile, per entrambe, risalire la corrente.
Si candida, così, al ruolo di sorpresa del torneo, il Sorrento (prossimo avversario del Foggia, allo Zaccheria). La squadra di Maiuri è quinta. Non perde da 8 giornate. E ha intenzione di continuare a stupire. Il Foggia è avvertito…