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Il Capitano, la storia!

Ho incontrato tante volte Gianni Pirazzini nella mia vita, tante volte abbiamo parlato di calcio e del Foggia, tante volte sono stato ad ascoltare i suoi innumerevoli aneddoti che lo legano al calcio e a quei colori, ma incontrarlo ieri sul manto dello Zaccheria mi ha fatto una impressione diversa.
Entrando in quello stadio per il Centenario, ho vissuto in un solo attimo le infinite emozioni che mi hanno legato, come tanti, a questo club ma quando mi sono ritrovato davanti Pirazzini mi sono quasi bloccato, ho capito veramente che in quel momento si celebrava la storia del club.
Chiunque come me, ragazzino negli anni 70, ricordava a memoria la formazione di ogni stagione e, mentre tanti calciatori andavano e venivano, nelle varie formazioni al numero 4 c’era sempre lui e sempre con quella fascia di capitano.
Lui sì che ha fatto la storia, a lui sicuramente spetta di diritto il taglio della torta, lui è il Foggia con le sue oltre 400 gare ufficiali con quella gloriosa maglia addosso. E a pensare che proprio su quel prato ieri era insieme a me che in quel momento rappresentavo quella generazione che, negli anni 70, giocando per strada, ha imparato a giocare “dietro”, davanti al portiere perchè quello era il ruolo del proprio idolo, quello che dava soprattutto la sicurezza alla squadra e alla gente sugli spalti.
Gianni Pirazzini è stato il vero capitano, quello che sapeva guidare la squadra dentro e fuori dal campo, quello che sapeva motivare i suoi compagni, forse meglio di qualunque allenatore o dirigente.
Proprio su quel prato, nel mentre gli veniva consegnata quella maglia rossonera con il suo nome e il suo numero 4, al ragazzino cresciuto venivano in mente le emozioni che aveva vissuto in quel luogo come un gol al Pescara allo scadere, uno al Torino, uno al Milan, tra le gioie per le promozioni e quelle per le salvezze. Una vita da capitano spesa tra serie A e serie B, quando il Foggia viveva sulle prime pagine dei quotidiani nazionali.
Bene ha fatto la società a consegnargli quella maglia, ancor meglio farà chi in futuro penserà di ritirarla definitivamente perchè il n.4 rimanga di diritto sulle spalle di Pirazzini per l’eternità.