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Il Bitonto tenta la fuga

I neroverdi approfittano dello scivolone del Foggia per allungare in classifica

di MASSIMO G. MARSICO

Giornata favorevole al Bitonto, l’undicesima del girone H di serie D.
La capolista (vittoriosa anche a Nardò) ha allungato il passo, approfittando dell’incapacità del Fasano di vincere a Nocera (nonostante il doppio vantaggio ad una manciata di minuti dalla fine) e, soprattutto, dello scivolone casalingo del Foggia, sconfitto dal sempre più sorprendente Sorrento (imbattuto da 8 turni, a ridosso delle big in classifica).
La squadra di Taurino (che nelle ultime 7 giornate ha vinto 6 volte, pareggiando solo a Cerignola) tenta la fuga. Ha un vantaggio, ora, di 4 punti sulle più immediate inseguitrici.
I numeri parlano chiaro: il Bitonto ha il secondo miglior attacco (18 reti, di cui 11 realizzate dal bomber Patierno, capocannoniere del torneo) e la miglior difesa (appena 3 reti subite). L’ultimo a segnare al Bitonto è stato Cozzolino dell’Agropoli il 22 settembre scorso ovvero 8 giornate fa. Curiosamente quel gol è valso ai campani l’unico successo finora in campionato. L’altra squadra (oltre all’Agropoli) capace di fermare il Bitonto, è stata il Fasano (alla seconda giornata). Invano ci hanno provato, ultimamente, Taranto, Brindisi, Casarano e Nardò: tutte (eccezion fatta per il Casarano che ha perso di misura) sconfitte per 3 a 0.
Al secondo posto c’è sempre il Foggia, ma raggiunto a quota 21 dal Taranto a cui sta facendo bene la cura Panarelli: 3 partite, altrettante vittorie (l’ultima di goleada).
Quanto al Fasano, è scivolato giù dal podio a seguito dei due pareggi consecutivi (con Nocerina e Agropoli, squadre che navigano nelle acque basse della classifica).
Esordio vincente sia per Bitetto (il Casarano ha superato in rimonte il Gladiator) che per Feola (l’Audace Cerignola ha avuto ragione del Francavilla). Sorride anche Squillante: la Gelbison ha vinto a Brindisi dove è saltata l’undicesima panchina del girone H: quella di Olivieri.
E’, invece, preoccupato Catalano (successore di Favarin). Il cambio del tecnico non ha sortito effetti ad Andria. La Fidelis (che domenica prossima ospiterà il Foggia) ha trovato a Gravina la quarta sconfitta consecutiva. Ed è sempre più in basso in classifica (quintultima, raggiunta dal Grumentum vittorioso sull’Altamura).
Chiudiamo con una riflessione sul Foggia.
Al di là della bontà del gioco (gli esteti del calcio – in tal senso – erano critici quando i rossoneri vincevano, figurarsi ora…), c’è un dato che preoccupa: nelle ultime 7 giornate la squadra di Corda non ha mai segnato più di un gol. Quando ne ha subito uno (a Brindisi e col Casarano) non è andato al di là del pareggio, quando non ha realizzato (col Sorrento) ha perso.
E’ la produzione di occasioni da rete che appare insufficiente per una squadra che ha ambizioni da primo posto. Non a caso fra le big del torneo (ovvero le prime 4) è la formazione che ha segnato di meno (19 gol il Taranto, 18 Bitonto e Fasano, 13 il Foggia).
Appare questo il problema più urgente da risolvere in casa rossonera.