In un clima surreale per la protesta del tifo organizzato contro la decisione da parte del Ministero dell’Interno che ha posto il veto alla trasferta di Bari di domenica prossima, gli ospiti vanno in vantaggio in apertura: al 3’ minuto Tremolada fa tutto da solo, dalla fascia destra, palla al piede, converge al centro e da venti metri lascia partire un rasoterra angolato che beffa Guarna. Il tema tattico è scontato e vede i rossoneri imprecisi e nervosi in attacco come nelle due occasioni capitate a Beretta entrambe intercettate dalla difesa avversaria. I ternani, dal canto loro, non riescono a finalizzare con Montalto, subentrato al 13’ all’acciaccato Albadoro, i pericolosi contropiedi orchestrati da Finotto e Caretta. Piove sul bagnato in casa rossonera tant’è che Stroppa, poco prima dello scadere della mezz’ora di gioco, è costretto ad un doppio cambio nel giro di sette minuti, dapprima è Fedato ad entrare al posto di Mazzeo infortunatosi in un’azione in solitaria, poi è Calderini a subentrare ad un indisponente Chiricò, messo fuori dopo l’ennesimo dribbling errato. Con il tridente ridisegnato il Foggia sfiora il pareggio. Calderini si invola sulla sinistra e serve Fedato che non riesce a coordinarsi per il tiro e di ginocchio manda sul fondo. Beretta centrale impensierisce e non poco la retroguardia umbra che cerca di contenerlo con sistematici falli dalla distanza. Su una delle punizioni che seguono, il tiro di Coletti scavalca la barriera e fa la barba al palo con Bleve immobile. In finale di tempo Guarna blocca in due tempi un colpo di testa di Montalto mentre sull’altro fronte Calderini non sfrutta al meglio un cross di Loiacono e di testa spedisce sul fondo.