Settimana da incubo quella che sta volgendo a termine in casa rossonera. Tutto è cominciato sabato scorso dopo il disastroso quarto d’ora di gioco che ha sovvertito gli esiti della gara contro la Cremonese. La sconfitta con i lombardi non solo ha relegato i satanelli nuovamente in zona play out, ma ha anche suscitato, per la prima volta, plateali manifestazioni di protesta da parte dei tifosi che fino ad allora avevano sempre garantito il proprio sostegno anche dopo prestazioni ancor meno convincenti dell’ultima. Fischi, richieste di chiarimento e spalle voltate sono state le reazioni che si sono susseguite nei vari settori dello Zaccheria.
Sicuramente anche questo atteggiamento ostile da parte del pubblico avrà contribuito a far adottare, da parte dei soci ed immediatamente dopo la gara, la drastica decisione di sollevare dall’incarico il diesse Giuseppe Di Bari. Le accuse rivolte all’ex difensore di Zemanlandia sono quelle di non aver garantito un organico degno della cadetteria e di non essere riuscito a gestire nel migliore dei modi i contratti con i calciatori di proprietà. E come se non bastasse a seguire sono arrivate anche le dimissioni del direttore generale Giuseppe Colucci . E pensare che solo il giorno prima davanti alle telecamere della nota emittente satellitare che detiene i diritti per la serie B il patron Fedele Sannella aveva tessuto le lodi per il lavoro svolto dall’organico dirigenziale e dall’allenatore quasi a voler allontanare le voci che insinuavano – col senno di poi forse a giusta ragione – dissapori fra la proprietà e lo staff tecnico.
Una replica è giunta dal Mister solo martedì durante la serata a lui dedicata per la presentazione del libro di Mangano e Vigilante “Stroppa dalla diffidenza alla differenza” che racconta la trionfale promozione della stagione precedente. Davanti alla folta platea ed ai microfoni delle tv locali intervenute per l’occasione, Stroppa ha voluto pubblicamente ringraziare l’ex direttore sportivo artefice del suo arrivo a Foggia dopo l’esonero di De Zerbi. Ma la settimana è ancora lunga da passare e così nella mattinata di mercoledì giunge la notizia del sequestro preventivo di urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Milano a seguito dell’indagine denominata “Security” della Guardia di Finanza di Varese e della Questura di Milano, dei beni intestati a Massimo Ruggiero Curci per un valore di 8,2 milioni di euro .
Il commercialista di Carapelle ed ex socio al 50% e vicepresidente del Foggia Calcio fino al maggio 2017 avrebbe, tra le varie accuse, pagato a nero parte dei compensi spettanti a due allenatori ed a nove giocatori. La notizia rimbalza subito dai tg nazionali e locali alle testate online ed ai vari social destando massima preoccupazione fra gli ansiosi tifosi alla immediata ricerca di rassicurazioni sull’imminente futuro della squadra, tristemente consapevoli che eventuali penalizzazioni e squalifiche potrebbero ulteriormente minare la già asfittica classifica dei satanelli. Nella serata di giovedì giunge la nota ufficiale della società che esclude qualsiasi coinvolgimento nell’inchiesta ritenendo “opportuno sottolineare fermamente la propria completa ed assoluta estraneità…”. Ed in questo clima la squadra ha preparato la difficile trasferta di domenica prossima in quel di Ascoli, contro una compagine, quella marchigiana, pronta ad effettuare il sorpasso e a lasciare proprio ai rossoneri l’ultimo scalino della graduatoria.