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Fino all’ultimo respiro

di Massimiliano Contini

Nel giorno in cui Capitan Agnelli festeggia il traguardo delle 200 presenze con la maglia rossonera il Foggia riaccende i motori e riparte a 200 all’ora battendo sul filo del rasoio un tenace Cesena per 2 – 1. In questo Foggia così bello da vedere si è sempre sottolineato però la mancanza di velocità nella gestione della palla e la sporadica ricerca di verticalizzazioni immediate di Zemaniana memoria. Per la prima volta dopo tanto tempo, per circa una cinquantina di minuti, l’asfissiante possesso palla di matrice spagnola ha lasciato spazio ad un calcio fatto di lotta, grinta, passaggi rapidi e cross sulle fasce made in Inghilterra. Dopo mesi e mesi di bellissimo fioretto arrivati alla fine dei conti finalmente il Foggia ha sfoderato una sciabola di alto livello che ha sorpreso almeno per cinquanta minuti il Cesena di mister Castori. Nel primo tempo il Foggia è stato semplicemente stupendo nell’aggredire subito la partita, non lasciando spazio alle iniziative romagnole che raramente hanno impensierito Guarna. Occasioni sciupate sotto porta e alla fine la beffa dell’intervallo che recitava cosi: FOGGIA 0CESENA 1. Dopo una prima frazione in cui tutto il Foggia ha letteralmente dominato nella trequarti bianconera trovarsi sotto nel punteggio avrebbe demotivato praticamente il 99 per cento delle squadre di serie B, ma non il Foggia che quasi come non ci fosse stato l’intervallo ha continuato a correre a 200 all’ora, proprio come il suo mister 200, il CAPITANO AGNELLI che quasi per uno strano scherzo del destino per circa dieci secondi chiede in prestito a madre natura l’elevazione e l’abilità nel gioco aereo di Vieri ed insacca alle spalle del portiere avversario il gol del pari che rimette subito le cose in chiaro. Si riparte!!! Palla al centro e ricomincia alla l’assalto alla porta romagnola. Il Cesena sembra aver preso le misure alle sciabolate e ribatte colpo su colpo fino a sfiorare con Chiricò il secondo colpo di fortuna, che però s’infrange sulla difesa rossonera che barcolla ma non molla… Il tempo passa al tifoso, non importa più le triangolazioni o il tiki taka made in Barcellona. Bisogna vincere perché come c’insegna il nostro capitano, bisogna lottare con tanto di sciabola, cuore e grinta. Agnelli con le ultime stille di energia, la passa di testa a Tonucci che allo stesso modo fornisce un’assist degno del miglior Bonucci all’accorrente Mazzeo che come un falco si catapulta sulla palla e tira, il portiere intercetta parzialmente il pallone, ma non c’è nulla da fare, venerdì sera il Foggia ha vinto perché ci ha creduto fino all’ultimo respiro. Proprio come il nostro grande Cristian Agnelli, motore inesauribile di questa meravigliosa squadra che non finisce mai di stupire, nemmeno al novantacinquesimo minuto: GOL DI MAZZEO, LO STADIO ESPLODE DI GIOIA ED IL FOGGIA VINCE MERITANDO ALL’ULTIMO RESPIRO. Ed ora sotto a chi tocca !!!! FORZA FOGGIA AVANTI COSI !!!!!