Avremmo potuto intitolare questo scritto evitando il punto interrogativo finale ma vogliamo pensare positivo, vogliamo pensare che la notte sappia portare tutti nei giusti binari anche se, obiettivamente, la situazione sembra irrimediabilmemte compromessa.
Vogliamo però fare una doverosa premessa: le scelte di una società vanno rispettate soprattutto quando non si conoscono bene le dinamiche che le hanno generate. Di una cosa siamo certi, certe scelte non si fanno subito dopo il triplice fischio di una brutta prestazione perchè sanno di una decisione di pancia, di una premeditazione che cercava solo l’occasione per essere messe in pratica.
Pavone è stato scelto con Zeman per iniziare un progetto ma probabilmente si era chiesto ad entrambi un traguardo nel breve periodo che forse meritava altri investimenti. Il direttore sportivo ha comunque messo a segno dei colpi importanti che hanno contribuito a rinforzare il patrimonio societario se si pensa alla valorizzazione di alcuni elementi come Di Pasquale, Sciacca, Nicoletti, Maselli solo per citarne alcuni, calciatori che certamente, per il loro ingaggio, non hanno contribuito a dissanguare le casse della società ma che invece, sul mercato, potrebbero portare ad un indiscusso utile.
In ogni caso il direttore sportivo dovrebbe avere un budget, un obiettivo, dovrebbe condividerli e meriterebbe di essere valutato a fine stagione e non nel pieno di una finestra di mercato.
Vedremo se Zeman continuerà ad essere il tecnico rossonero dopo questo fulmine a ciel sereno e con quale spirito potrebbe decidere di continuare sapendo di poter contare solo su calciatori scelti direttamente dalla società.
D’altro canto ci aspettiamo anche di sapere dalla viva voce del presidente quali siano state le ragione di questo divorzio. Pavone per la sua storia e per il suo attaccamento a questi colori sicuramente non merita di essere liquidato con uno sterile comunicato.
Noi continuiamo a pensare e a sperare che si possa tornare tutti sui propri passi ma non per essere a favore dell’una o dell’altra parte ma perchè non vorremmo che alla fine a pagare il conto debba essere solo ed esclusivamente il Foggia.