Il calciatore Cosimo Chiricò, protagonista nel Foggia nella stagione 2016/17 terminata con la storica promozione in B e nella prima parte della stagione 2017/18, dopo esser approdato a Lecce nella stagione di serie B appena cominciata, a seguito di incomprensioni con la tifoseria giallororssa, è stato oggetto di un comunicato diffuso dalla società:
“La società tutta ritiene opportuno, per preservare il clima di serenità e di unità con e tra gli stessi tifosi che è stato determinante nell’ultimo anno per raggiungere gli obiettivi prefissati, di non rendere disponibile il calciatore Chiricò, nella speranza che questa situazione possa essere definita nel modo migliore. Pensare di affrontare l’intero campionato di serie B in un clima di divisione ridurrebbe drasticamente le possibilità di raggiungere il risultato sportivo, vanificando gli sforzi compiuti da tutte le componenti fino a questo momento”.
Subito dopo leggiamo, attraverso il sito gianlucadimarzio.com, la risposta dell’agente del calciatore, Kael Grimaldi:
“Sono sbalordito e disgustato. Dopo aver appreso che il presidente Saverio Sticchi Damiani e la sua famiglia sono stati oggetto di minacce per aver fatto giocare il mio assistito Chiricò nella partita Lecce-Salernitana, oggi ci viene riferito che il giocatore è fuori rosa per preservare il quieto vivere e l’incolumità dei componenti della società. Rammento che il giocatore è venuto a Lecce su espressa richiesta del presidente, che garantiva personalmente che non ci sarebbero stati problemi ambientali. E che il ds e l’allenatore erano strafelici di avere ‘Mino’ nel loro gruppo. Questi sono atteggiamenti da codice penale, da condannare assolutamente, e che un principe del foro come l’avvocato Sticchi Damiani non può e non deve assecondare”.