di Mimmo Attini
È un Foggia che dura mezz’ora quello visto allo Zaccheria contro il Lecce. Nonostante il vantaggio per 2 a 0, grazie a splendide giocate di Deli alla fine del primo tempo, e di Tonucci, con un gran tiro da fuori area che fulmina l’estremo difensore leccese, i satanelli si mostrano assolutamente fragili nel sapere difendere il risultato. Ancora una volta riesce a subire due gol e solo grazie ad un prodigioso intervento di Bizzarri, salva il risultato di 2 a 2.
L’umore dei tifosi, sia sugli spalti che sui social è assolutamente nero. I commenti sono sempre gli stessi: i gol del Foggia sono occasionali e dovuti più a giocate dei singoli. Non si vede ancora una trama di gioco degna di nota e quello che preoccupa di più è la condizione atletica dei rossoneri. Mister Grassadonia è costretto a togliere Agnelli per affaticamento, Ranieri e Tonucci per crampi. Al contrario i salentini sembravano avere un’altra marcia.
Altrettanto preoccupante è l’involuzione di Mazzeo che sbaglia quei pochi palloni che gli arrivano ma soprattutto sembra pestarsi i piedi con Galano. Perché non provare Gori e far rifiatare il bomber rossonero?
Unica nota di merito è sempre per capitan Agnelli, uno dei migliori per cuore e carattere; costretto a uscire per non rischiare infortunio.
Ovviamente, per tutti il colpevole è Grassadonia che non ha ancora capito come far giocare i suoi uomini. In tantissimi ne chiedono le dimissioni, ma lo stesso malumore comincia a serpeggiare anche nei confronti del ds Nember che ha scelto mister e giocatori non considerati tutti all’altezza.
“A cosa serve avere tutta questa abbondanza in attacco, considerando lo stesso infortunato Iemmello, quando nei ruoli nevralgici di difesa e di centrocampo i giocatori sono contati e spesso considerati non all’altezza di una piazza come quella rossonera?”
I tifosi chiedono risposte, anche perché già martedì c’è una partita importantissima in casa del Cittadella e la classifica del Foggia è ancora preoccupante.