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Buon viaggio caro Gianni

di Micky de Finis

Caro Gianni,

queste parole sono scritte per te nel momento in cui si è capito che il forte richiamo del Signore, sempre presente nella tua generosa vita, prevaleva sul nostro sentimento di averti ancora in mezzo a noi.

Te ne sei andato in silenzio, senza rumore, quasi di nascosto, scegliendo di chiudere la tua pagina terrena proprio lì, nel luogo dove hai consumato il tuo tempo, giorno dopo giorno, insieme ai tuoi colleghi, gli amici con i quali hai diviso il tuo prezioso impegno.

È stato un attimo, un lampo, una fuga dalla vita improvvisa come non mai che ha stravolto il senso di una giornata come tante: un dolore incredibile, sordo e profondo ha preso il sopravvento, senza darci nemmeno il tempo di capire.

Eppure noi, anche nel tormento di quello strappo straziante, avremmo voluto averti ancora con noi. Ci credeva Massimo, il primo che ti ha soccorso in quei minuti fatali. Ma il tuo cuore è stato più forte perché aveva deciso di fermarsi.

E così hai consegnato a lui i tuoi ultimi respiri, in quello studio che aspettava te per preparare le camere di un telegiornale che non sarebbe mai andato in onda.

Tutto in pochi minuti è svanito nel tuo ultimo sorriso, mentre Attilio, Carmine e Fabio correvano increduli giù in quello studio in cui tutto parla ancora di te. All’arrivo di Lello, tutto era già finito perché tu eri già andato via.

Dire che questo triste, doloroso distacco ci ha portato via una persona buona, dolce, di un garbo unico ed irripetibile è cosa scontata perché sapevano tutti la persona che eri, che sei sempre stata tra noi e con tutti gli altri.

Noi ti abbiamo amato molto, molto di più di quel che tu non possa pensare. Un legame stretto da quella calma ricorrente nel tuo vissuto, la tua vera forza maggiore perché poi sono le persone miti come te che rendono più abitabile questo mondo.

Ed oggi, con il cuore segnato da questo strappo lacerante, vogliamo rivestire il tuo ricordo di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, virtù che sposavano in maniera naturale il tuo animo buono, gentile e nobile.

Nella tua straordinaria, sconfinata pazienza siamo certi che hai già perdonato le intemperanze che hanno accompagnato il nostro quotidiano in tutti questi anni. Lo sappiamo perché nei tuoi silenzi abbiamo sempre colto il senso del dovere e dell’altruismo, con l’onestà delle migliori intenzioni che mettevi in ogni cosa che facevi per noi.

Per questo vogliamo dirti grazie nell’augurarti buon viaggio con l’impegno di non dimenticarti mai e la promessa di averti sempre con noi.

Anche adesso gli studi sono pronti. Non manca nulla perché tutto è rimasto come prima, sistemato proprio come facevi tu. Non serve altro.

Andrà tutto bene Gianni carissimo, perché la luce dei tuoi occhi vincerà il buio della notte e il tuo sguardo continuerà a sorriderci. Sempre. Come fossi ancora qui.