di Mimmo Attini
È un Foggia pratico quello visto a Viterbo. Una squadra che porta a casa una vittoria fondamentale in vista dell’obiettivo salvezza. È chiaro, vincere fa bene, da morale e serve a compattare il gruppo. Non fa niente se la partita per lunghi tratti è una stata brutta, soprattutto nel primo tempo. Ci sono partite che bisogna vincere in un modo o nell’altro, quelle partite “sporche” dove ti va tutto bene. E se lo dice lo stesso Fumagalli, uno dei migliori in campo, allora va bene così.
Al Foggia servivano i 3 punti perché, oltre a migliorare la classifica, questa vittoria serve a dare morale. Una vittoria che fa bene al gruppo, chiuso a centrocampo a fine partita in un abbraccio pieno di significato.
I ragazzi in campo corrono, picchiano, combattono; a volte rischiano in modo clamoroso. Ma l’idea che traspare è quella di una squadra unita che sa sudare quella maglia troppo cara alla tifoseria.
Ci sono vittorie belle, quelle in cui fai vedere trame di gioco, pressing e conclusioni spettacolari; e poi ci sono quelle vittorie “brutte”, dove forse non meriti, giochi male, fai giocate “sporche” da mestieranti della categoria. Ma forse sono proprio queste ultime che danno maggiore consapevolezza e compattezza. Il Foggia continua nel suo cammino, l’obiettivo salvezza è fattibile. I problemi non mancano. Giocatori messi fuori rosa per motivi comportamentali, infortuni vari, gli stessi rumors sulla società. La cosa veramente positiva è che, per una volta, i commenti sui social sono tutti favorevoli per i ragazzi. La migliore cura per mettere da parte ogni incomprensione, è la vittoria. Per ora godiamoci i tre punti. Sicuramente mister Marchionni avrà la settimana intera per migliora l’intesa e gli schemi di gioco. Era importante vincere perché la classifica non è veritiera considerando che molte squadre che sono sotto devono recuperare diverse partite.
E allora va bene così, brutti, sporchi e vincenti in attesa di vedere anche un bel gioco.