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Bocciata la provincia di Foggia!

Ieri è arrivata la certezza che la provincia di Foggia non sarà presente in alcun campionato professionistico di calcio. Se per il Foggia si aspettava solo la ufficialità, per il Cerignola c’era ancora più che una speranza ma la “questione stadio” alla fine ha vanificato la vittoria dei playoff in serie D la scorsa stagione.
Due società, Foggia e Cerignola, bocciate per problemi diversi ma con l’amara soddisfazione di incontrarsi magari il prossimo anno per un derby impensabile sino a qualche mese fa.
L’esclusione del Cerignola ha fatto riflettere sulla carenza di impianti sportivi nel meridione in forte opposizione con quanto succede al nord. Spesso la passione della gente, il calore travolgente non riesce ad indirizzare chi di dovere alla costruzione di campi e stadi a norma che farebbe crescere il sud ad una velocità diversa. Succede così che ci si ritrova con squadre in serie A senza una storia, senza un pubblico ma magari con uno stadio futuristico.
È l’amara realtà di una Italia che viaggia a due velocità e che crea una spaccatura importante e imbarazzante.
A Foggia il problema riguarderebbe solo il calcio giovanile. La mancanza di strutture adeguate impedisce di programmare il futuro, di crescere un vivaio. La presenza di uno stadio come lo Zaccheria garantirebbe anche la serie A ma se poi non hai la possibilità di far crescere i tuoi giovani, valorizzandoli e cedendoli per far cassa succede poi che a fronte di un grande stadio, non hai la possibilità di resistere perchè costretto a ingaggiare sempre calciatori da altre società che poi magari non hanno mercato.
Le due esclusioni devono far riflettere, altrimenti questo 12 luglio sarà passato inutilmente.