Il Foggia volta pagina? Chissà, forse no. In effetti l’80% della proprietà della società resta, come prima, nelle mani della Corporate e il restante 20% è ancora ad appannaggio di Davide Pelusi.
Di certo la maggioranza che faceva capo solo alla Pintus ora è più solida e questo dovrebbe far stare sereni i tifosi rossoneri. Il fatto poi che il presidente sarà Canonico e non più l’imprenditrice sarda, può far intravedere un nuovo indirizzo nella gestione del calcio a Foggia ma si sa che il calcio si fa con le forze economiche e non solo con i presidenti.
La maggiore serenità deriva anche dalle dichiarazioni del neo presidente che ha già preparato la fidejussione e che ritiene l’iscrizione un passaggio necessario che rientra nella routine di chi gestisce una società di calcio. Cosa chiedere di più?
Se poi aggiunge che alcuni imprenditori locali lo hanno spinto a questo passo importante garantendo probabilmente per il futuro un impegno economico sotto forma di sponsorizzazioni, allora c’è da stare ancora più sereni.
Canonico è consapevole, così come ha dichiarato, che il calcio purtroppo o per fortuna non è una scienza esatta e non sempre le ciambelle possono uscire con il buco. È successo ad Agnelli, a Berlusconi e ad altri imprenditori importanti. I successi e gli insuccessi del suo passato calcistico contano sino ad un certo punto. Fare calcio a Foggia è tutta un’altra cosa.
A Foggia è giunto un imprenditore vero, che ha fatto bene con le sue aziende e che ha la passione del calcio. Foggia, ne siamo certi, saprà accoglierlo tra le sue braccia.
E allora…benvenuto presidente!