di Massimiliano Contini
Continua la maledizione del Tardini per il Foggia che anche questa volta torna dalla trasferta parmense con le ossa rotte. Peccato, si poteva fare meglio!!
È questa la riflessione che, ahimè, nasce spontanea dopo aver visto il gioco espresso dagli uomini di Stroppa in quel di Parma, peccato perché con una maggior accortezza in più sicuramente la squadra rossonera non sarebbe uscita sconfitta dal fortino parmense. Purtroppo il Foggia (come tante squadre di carattere) è una squadra tanto brava a proporre un bel gioco spumeggiante rapido e veloce (vedi Foggia – Carpi e il primo tempo di Foggia – Cesena) quanto “brava” a complicarsi la vita con prestazioni che lasciano l’amaro in bocca. Oggi ci sono stati degli errori che a mio avviso potevano essere evitati.
Punto primo: una squadra di calcio professionistico non può in nessun modo prendere un contropiede dalla rimessa del portiere ad inizio partita (poi l’espulsione di Loiacono è il classico evento negativo che a cascata viene dopo una serie d’errori fatti in fase difensiva prima dell’espulsione stessa).
Punto secondo: caro Loiacono pur capendo l’enfasi del momento bisogna in certi casi rimanere lucidi nonostante le difficoltà, personalmente credo sia meglio in situazioni d’ultimo uomo subire un gol ma rimanere in parità numerica per tutto il resto della gara, che non subire gol in quella determinata circostanza, ma rimanere in inferiorità numerica per oltre settanta minuti.
Ecco, in questi due punti ho voluto sottolineare i demeriti della squadra, ma c’è anche da evidenziare allo stesso modo l’errore tattico di Stroppa che ad inizio ripresa ha tolto un ottimo Nicastro che fino al momento del cambio difendeva ed attaccava in modo a dir poco perfetto, per lasciar spazio ad un impalpabile Martinelli. Secondo me, invece, togliendo Nicastro ha abbassato moltissimo il raggio d’azione della squadra rossonera che nel secondo tempo com’era messa in campo sembrava giocasse con due calciatori in meno, ma tant’è sbagliano tutti, a volte sbagliano anche gli allenatori.
Ed inoltre un appunto anche per Guarna che sui tre gol concessi almeno due dei tre tiri che hanno poi determinato le tre segnature parmensi poteva intercettarli visto che non stiamo parlando di tre bordate imparabili scagliate da Cristiano Ronaldo o Messi. Dopo questi punti negativi voglio, però, rimarcare l’ottima prova offerta nel primo tempo dai ragazzi di Stroppa, i quali con dedizione, abnegazione e determinazione pur essendo in dieci contro undici non hanno concesso praticamente nulla al Parma.
Pertanto giovedì sera contro la Pro Vercelli bisognerà a mio avviso ripartire proprio dal primo tempo di Parma sperando che Kragl e compagni non ricadano nell’errore dello studente bravo ma che a volte si applica poco. Se il Foggia in questa parte finale del torneo cadetto riuscirà ad eliminare questi cali di concentrazione, limitando al massimo gli errori tecnico – tattici allora, a mio avviso, un pensierino ai playoff si potrebbe ancora fare.