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Anche quest’anno, bastava un un solo punto

di Mimmo Attini

Le ipotesi per ricominciare a far rotolare il pallone sul terreno verde sono tante ma la certezza, al momento, è che si brancola nel buio e che solo quando i vertici si siederanno intorno ad un tavolo, si potrà pensare ad una serena ripartenza.
L’emergenza sanitaria e la necessità di non chiudere l’azienda calcio sono le priorità che aiuteranno a partorire le scelte più appropriate. Come tutte le scelte, ovviamente, qualcuno si sentirà soddisfatto, qualcuno viceversa penalizzato ma questa volta i tasselli da incastrare tra loro sono tanti ma bisogna che ciò avvenga.
La cristalizzazione delle classifiche dei campionati, soprattutto dalla serie C in giù, sembra ormai inevitabile. La stagione ormai è chiusa ed il problema sembra esclusivamente quello di far ripartire la prossima stagione. A questo punto, nell’ottica di una riforma dei campionati, questo sembra il momento opportuno per prendere delle decisioni al fine di risolvere contemporaneamente due problemi, la ripartenza e le riforme stesse.
Nelle ultime ore circola una proposta di riforma abbastanza interessante. Si tratterebbe di limitare a 60 il numero delle squadre professionistiche mantenendo la serie A così come lo è oggi e pensando ad una serie B con 40 squadre divise in 2 gironi. Per scegliere le 40 squadre della serie cadetta si pescherebbe dalla attuale serie C guardando all’attuale classifica e stabilendo i parametri per la scelta delle squadre.
Con lo stesso meccanismo si formerebbe la nuova serie C, non più professionistica e composta con le rimanenti squadre non ripescate in B e con quelle scelte dalla serie D secondo parametri da stabilire.
Guardando le cose di casa nostra, se dovesse passare questa riforma, il Foggia potrebbe rientrare nella terza serie, non più professionistica. Se viceversa questo non dovesse accadere e se la società rossonera dovesse rimanere in serie D, pur essendo quest’ultima la quarta serie nazionale, la vicenda avrebbe il sapore di una vera e propria retrocessione, in quanto si andrebbe a disputare un campionato che risulterebbe il secondo, per importanza, tra i Dilettanti.
C’è da aspettare e, come tante e tante volte, bisogna sperare, fare ipotesi, illudersi e pensare alle varie soluzioni.
Anche quest’anno, così come l’anno scorso, bastava un solo punto in più.