Neanche il nubifragio abbattutosi su Foggia nel tardo pomeriggio ha tenuto lontano il popolo rossonero che ha invaso lo Zaccheria colmo in ogni ordine di posti. Delio Rossi recupera alcuni elementi e per la prima volta in questi playoff può portare come riserve ben undici giocatori. Fra i titolari la sorpresa più evidente è la rinuncia, in mediana, ad un centrale di professione con Di Noia chiamato a fare le veci di Petermann ed Odjer che si accomodano in panchina. In attacco è confermato il duo Peralta-Ogunseye, mentre Bjarkason è preferito a Garattoni. Gli ospiti devono fare a meno di Giudici squalificato, sostituito da Galli, per il resto Mister Foschi conferma la formazione eroica di Cesena.
La partenza è tutta a favore dei padroni di casa che al quinto minuto impegnano, con un tiro cross di Costa, il portiere avversario che smanaccia in angolo. Sulla battuta, Leo salta più in alto di tutti e colpisce un pallone che Melgrati può solo respingere sul corpo dello stesso difensore foggiano che deposita in rete il vantaggio. Il Lecco non demorde e mostra tutto il suo spirito poco arrendevole impegnando in due minuti Dalmasso con altrettante conclusioni, la prima di Lepore dalla distanza deviata in corner e la seconda di testa con Pinzauti. Sono le prove tecniche del gol del pareggio che arriva allo scoccare della mezz’ora di gioco, Bjarkason perde ingenuamente la palla che finisce oltre la linea del corner, dalla successiva battuta è nuovamente Pinzauti di testa a trovare il sette della porta alla destra di Dalmasso. Il pari dà un’ulteriore spinta ai blucelesti ma Dalmasso è bravo a respingere una pericolosa conclusione di Buso.
La ripresa inizia sotto il segno dell’arbitro Bonacina che con l’avallo del Var, prima annulla ad Ogunseye il gol del vantaggio per un’ impercettibile spinta nei confronti del suo marcatore e poi nega il rigore per un clamoroso strattone in volo su Frigerio intento a ribadire di testa una maldestra respinta di Melgrati su bolide da fuori area di Schenetti. Gli ospiti sono sotto assedio intenti più a contenere le sfuriate avversarie che a proporre gioco. Al 18’ Di Noia si libera centralmente e lascia partire un tiro che Melgrati devia in corner con la punta dei guantoni, sul corner è Ogunseye, di testa, a sfiorare il palo. Il centravanti pecca di imprecisione anche al 26’ quando manda fuori a lato l’ennesimo colpo di testa. Al 40’ Bunino appena entrato al posto di Buso ruba palla nella propria metà campo e si invola verso l’area avversaria, al limite viene steso da un difensore foggiano. Per l’arbitro, comunque pessima la sua prestazione, non vi sono dubbi e fischia la punizione che Lepore magistralmente trasforma scavalcando la barriera. Nei cinque minuti di recupero ci prova Iacoponi ma il suo tiro finisce alto. Questa volta la zona Foggia non fa miracoli ed il Lecco porta a casa un’importantissima vittoria.
Foggia – Lecco 1-2
Marcatori: 7’pt Leo (F), 29’pt Pinzauti (L), 42’st Lepore (L)
Foggia (3-5-2)
Dalmasso; Leo, Kontek, Rizzo; Bjarkason (1’st Garattoni), Frigerio (27’st Petermann), Di Noia, Schenetti, Costa; Peralta (29’st Iacoponi), Ogunseye (37’st Beretta). A disp. Raccichini, Thiam, Di Pasquale, Markic, Odjer, Capogna, Rutjens. All. Rossi
Lecco (3-4-1-2)
Melgrati; Lepore, Bianconi, Celjak; Galli (22’st Lakti), Zuccon, Girelli, Zambataro; Tordini (1’st Ardizzone, 8’st Stanga); Pinzauti (22’st Mangni), Buso (39’st Bunino). A disp.: Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Scapuzzi, Battistini, Martorelli, Ilari, Cusumano. All. Foschi
Arbitro: Bonacina di Bergamo
Assistenti: Bahri di Sassari e Ricciardi di Ancona
IV Uff: Galipò di Firenze
(Ph. Alessandro Forcelli)