Il Foggia torna sul terreno di gioco dopo una settimana che, partita con numerose incognite, si è instradata verso un rinnovato entusiasmo che non può che far bene a tutto l’ambiente.
Si ritorna a parlare di calcio e i problemi sono ora tutti legati alla gara di Castellammare di Stabia che vedrà i rossoneri fortemente penalizzati per le assenze determinate da squalifiche, infortuni e Covid. La squadra dovrà scendere in campo con una formazione praticamente annunciata, soprattutto in difesa, dove Zeman sarà costretto a impiegare gli unici quattro di ruolo che è riuscito a convocare.
A centrocampo non sappiamo se verrà buttato subito nella mischia Di Paolantonio, sicuramente ancora poco istruito su quelle che sono le idee del tecnico di Praga, mentre in prima linea, assente Ferrante, c’è la curiosità di vedere linedito tridente che svelerà chi erediterà il ruolo che fu di Baiano e chi saranno gli altri due che lo affiancheranno.
Non si parte certo sconfitti anche se la trasferta, come ormai tutte, non è delle più agevoli. Probabilmente questa volta bisognerà valutare la squadra, ancor prima che tatticamente, sotto il profilo del carattere e della personalità, quegli elementi che insomma potrebbero fare la differenza, in un senso o nell’altro.