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Una bella penna in soccorso

Finalmente una voce autorevole che batte i pugni sul tavolo. Al Foggia, commissariato e senza una società che possa provare a far sentire la propria voce, giunge in soccorso il noto giornalista Franco Ordine che, tramite la sua autorevole penna, sul Corriere dello Sport, cerca di perorare la causa che vede implicato il club di via Gioberti.
Ordine, pur da tanti anni a Milano, non dimentica le sue origini e non ha mai tradito la sua fede rossonera ma nel suo pezzo cerca di essere “terzo” per provare ad individuare una logica comportamentale in quello che è successo martedì. Le domande che Ordine pone sono le stesse che continua a farsi una piazza intera: come si fa a coinvolgere società concorrenti in un giudizio come quello che è stato emesso martedi sera?
Inoltre, dalle considerazioni del noto giornalista, si evince una cosa che forse era stata sottovalutata: a parte il Parma che con il suo voto ha voluto ringraziare il club rossonero per la sua lealtà e per la sua onestà, le squadre che hanno appoggiato il Foggia sono tutte meridionali mentre quelle settentrionali  avrebbero votato  contro.
Quindi in un calcio in cui si sprecano fiumi di inchiostro per provare a pensare ad un sport bello e appassionante, a stadi aperti alle famiglie e ai bambini, si vive ancora probabilmente di appartenenze geografiche che vanificano lo sforzo prodotto. E tutto questo, non per dicutere la sentenza che inchioda il Foggia alle sue responsabilità, ma per il metodo che ricorda tanto quel Ponzio Pilato che fece decidere alla folla.