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È un inciampo, non una caduta

di Massimiliano Contini

In un sabato pomeriggio di fine febbraio piuttosto uggioso il Foggia inciampa su un Brescia tutt’altro che trascendentale, che di vigore e di rigore passa allo Zaccheria per 2 – 1.

Lo preannunciai nel mio post pre – partita su Solofoggia.it dicendo: “Speriamo che i satanellli guidati da mister Stroppa partano subito a spron battuto senza avvertire quei cali di tensione che, ahimè, hanno caratterizzato gran parte del campionato di Agnelli e soci”.

Sono un mago? No, semplicemente si avvertivano nell’aria troppi facili entusiasmi che inevitabilmente hanno fatto calare l’attenzione alla truppa foggiana, che sin dal calcio d’inizio ha giocato come se dovesse gestire un tre a zero a proprio favore a cinque minuti dalla fine.

Nella prima frazione di gioco, a mio parere, il Foggia non ha giocato male, ma forse l’errore più grande degli uomini di Stroppa è stato quello di cadere nel tranello bresciano che addormentando la partita e giocando solo ed esclusivamente a calci e non a calcio ha impantanato il Foggia impedendogli di conquistare il centrocampo e di verticalizzare come è solito fare da un mese a questa parte.

D’altro canto però oltre a dare i meriti alla squadra di Boscaglia per aver lavorato bene in trincea bisogna evidenziare i demeriti del Foggia, che intestardendosi per le vie centrali si è letteralmente dimenticato delle fasce laterali (non è un caso che ll gol di Nicastro nasca da una discesa sulla sinistra di Kragl, e che con la stessa identica azione, subito dopo il vantaggio, se non fosse stato per la chiusura tempestiva del difensore bresciano Furlan, molto probabilmente Zambelli avrebbe siglato il raddoppio dell’ex.) rallentando altresì anche il giro palla che alla lunga si è rivelato macchinoso e prevedibile.

Foggia da bocciare e Brescia stratosferico? No, non ci siamo cari benpensanti “leopardiani del web” solo dopo una semplice sconfitta.

Stroppa non era prima il miglior allenatore del mondo ma nemmeno ora, a mio avviso, non può essere diventato improvvisamente il peggiore per via di 90 minuti “uggiosi”. Il Foggia non era il Barcellona prima, ma non è nemmeno paragonabile ad una squadretta di terza serie, cosi come il Brescia non è stato così dominante come in molti hanno scritto nel post gara.

Il Brescia ha vinto semplicemente la gara perché è stato bravo ad addormentarla nel momento giusto e quando si sono manifestate le occasioni giuste ha saputo essere cinico, scaltro e furbo nel saper impallinare la retroguardia rossonera.

Pertanto invito i tifosi rossoneri “pessimisti”ad essere fiduciosi per il prosieguo della stagione senza fare inutili allarmismi. La squadra reagirà e, secondo me, a Novara il Foggia riprenderà a correre.

Sono cose che succedono e che servono alla squadra per cercar di non cadere più.