Pian piano si arriva finalmente al calcio giocato. Le analisi, le critiche, le osservazioni lasciano spazio all’unica cosa che conta, il pallone che rotola in un campo verde.
In questi giorni abbiamo ascoltato le osservazioni di alcuni calciatori, da Camporese ad Agnelli, da Deli a Rizzo e tutti hanno evidenziato in modo netto che quest’anno la squadra è forte, sicuramente molto più forte delle squadre che le sono vicine in classifica. Proprio quella classifica che non andrebbe vista per via della penalizzazione ma anche a causa del numero diverso di gare giocate.
Tutti hanno detto che le prime somme si potranno tirare dopo queste 7 gare, queste 7 sfide che dividono il Foggia dal giro di boa, prima della lunga sosta invernale e della riapertura del mercato.
Questa sosta appena trascorsa, quindi, oltre a dare la possibilità al gruppo di provare nuovi atteggiamenti tattici, non ha spento assolutamente quella autostima e quella consapevolezza dei propri mezzi che sono deteminanti per recuperare in classifica a partire proprio dalla trasferta di La Spezia.
La squadra è convinta, ciascun calciatore sa che con una qualità come quella attuale sarà difficile conquistare o mantenere il posto in squadra stabilmente ma da quelle parole si evidenzia netto quello spirito di gruppo che è stato determinante negli ultimi anni rossoneri.
Le prossime 7 gare dovranno dire a tutti se la forza della squadra non è solo una impressione ma una ovvia realtà.