Solofoggia.it

Sei sfide per sedersi al tavolo delle grandi

di Massimo G. Marsico

Con il punto conquistato a Terni, il Foggia ha toccato quota 50 in classifica.
Era l’obiettivo prefissato da Stroppa ad inizio di stagione. Agnelli e compagni lo hanno centrato con 6 giornate d’anticipo, nonostante un girone di andata al di sotto delle aspettative (chiuso al quartultimo posto con appena 22 punti). La salvezza è stata, dunque, raggiunta (anche se manca ancora l’avvallo della matematica, ma è davvero questione di poco…).
Da lassù, da quota 50, la vista è alquanto piacevole. E non solo perché appare lontano, lontanissimo il burrone della zona retrocessione (ben 12 punti), ma anche perché si riesce a scorgere il treno dei play off. L’ultimo vagone dista appena due lunghezze. E raggiungerlo non appare impossibile per una squadra che nel girone di ritorno ha corso più veloce di tutte (eccezion fatta per Empoli e Perugia): 28 punti in 15 gare.
Certo, ora che il Foggia è salito così in alto (mai era stato al nono posto in solitudine), aumenta il rammarico per qualche scivolone forse evitabile (vedi Perugia o Parma o, ancor prima, la gara interna col Brescia) senza il quale sarebbe ancora più su in classifica. E a bene vedere, anche a Terni (contro una “piccola” del torneo) i rossoneri avrebbero potuto fare meglio.
Ma ora, se vorrà salire sul treno dei play off, la squadra di Stroppa dovrà fare qualcosa che – fin qui – le è riuscito solo poche volte: fare punti con le “grandi”.
Delle squadre attualmente in zona promozione (ovvero le prime 8), il Foggia ha avuto ragione solo del Perugia (all’andata, in casa) e del Palermo (al ritorno, in Sicilia). Altri due punti gli ha ottenuti pareggiando allo Zaccheria con il Palermo e con il Venezia (sempre all’andata, non senza fatica soprattutto con i veneti). Per il resto, solo sconfitte: ben 8, con Empoli e Parma (sia all’andata che al ritorno), con Bari, Cittadella e Frosinone (tutte all’andata, con le ultime due in casa) e con il Perugia (al ritorno, in Umbria). Come si calcola facilmente, il bottino dei punti conquistati con le cosiddette “big” è misero: appena 8 (sui 36 a disposizione).
Il calendario delle ultime 6 giornate prevede per il Foggia ben 4 sfide con squadre di vertice. I rossoneri affronteranno sabato il Bari (attualmente 6°). Poi, il Cittadella (8°). Successivamente il Venezia (7°) ed infine il Frosinone (2°). In mezzo, le insidiose gare con Spezia e Salernitana.
Sarà necessario invertire la tendenza dei risultati con le “grandi”. Agnelli e compagni non potranno più accontentarsi solo di convincere (sul piano del gioco, della prestazione), come talvolta è accaduto. Dovranno soprattutto vincere. Per far punti. Per sedersi al tavolo delle “grandi”.