La partita di Parma avrà mille motivi per essere vissuta con intensità e particolare interesse: c’è un Foggia che vuol sapere se la salvezza deve rimanere l’ultimo razionale traguardo nel quale sperare o se, facendo risultato ancora una volta in trasferta, si possa cominciare ad essere un po’ più ambiziosi; c’è comunque da riscattare la brutta partita dell’andata quando la differenza in campo e in classifica tra rossoneri e gialloblù era di dimensioni sicuramente e nettamente diversa.
Ci sarà comunque anche l’emozione di ritrovarsi di fronte Antonio Vacca, indimenticato calciatore rossonero, protagonista con i compagni della meravigliosa cavalcata dello scorso anno terminata con la tanto sospirata promozione in B.
Il calciatore napoletano proprio con il Foggia è stato capace di porsi all’attenzione degli addetti ai lavori e il suo trasferimento ad un Parma che a gennaio stava pensando di fare una squadra per dare una scossa a tutto il campionato e per provare a raggiungere la serie A, è stato un ottimo colpo per i ducali.
Vacca in quel momento era uno dei pezzi pregiati del mercato e il distacco dal Foggia non è stato facile dopo che era stato un perno fondamentale del gioco sia di De Zerbi che di Stroppa che lo schieravano in campo praticamente sempre e senza alcun dubbio.
Si sa che il calcio non celebra mai matrimoni che durano in eterno. Prima o poi le strade tra il calciatore e i tifosi, tra il professionista e la società si dividono, magari anche in modo brusco ma poi, con il tempo, restano solo i ricordi migliori ed un calciatore entra di diritto nelle pagine della storia di un club. Vacca ci entra senza esitazione alcuna e ci piace ricordarlo per le sue giocate estrose che evidenziavano il suo indubbio talento anche quando fu costretto, in una finale di Coppa Italia contro il Cittadella, a schierarsi in porta e a parare anche una punizione insidiosa nei minuti di recupero.
Antonio ha dato tanto alla maglia rossonera, il pubblico gli sarà sempre riconoscente e proprio per questo non sarà facile vederlo giocare.
Vogliamo credere che anche per lui non sarà una passeggiata.