Il Foggia sembra non giochi da una vita se si considera l’1-0 di Novara in una partita a rischio neve che è cosi lontana da una giornata tiepida e soleggiata come quella di oggi.
Il rischio serio è quello di perdere il ritmo partita e quella continuità dopo un lungo periodo lontano dalla gara con una vigilia, quella della settimana scorsa, vissuta intensamente e interrotta dal noto lutto che ha sconvolto il mondo del calcio.
Di contro ci sarà un Perugia che non solo ha una maggiore continuità per il recupero svoltosi in settimana ma viene anche da un periodo di entusiasmo derivante dai risultati favorevoli che lo hanno riproiettato in zona playoff.
È vero che il Perugia teoricamente è più stanco del Foggia per la gara disputata tra l’altro su un campo pesante ma la gioia di aver invertito una brutta rotta è la migliore medicina per superare ogni stanchezza fisica.
Per gli uomini di Stroppa è necessario raccogliere le forze fisiche e mentali riuscendo a riprendere quel cammino maestoso che aveva caratterizzato questo inizio del 2018.
Pensare di riuscire a riprendere, quasi automaticamente, meccanismi, ritmi e tattiche, sarebbe un errore gravissimo.
Ritrovare il ritmo
