Sembrerebbe ci sia qualche calciatore che voglia emulare Mancini consegnando le dimissioni negli uffici della società. Si tratta di notizie trapelate da alcuni siti ma non confermate da comunicazioni ufficiali per cui restiamo in attesa di valutare il presente e l’immediato futuro. Oggi pensavamo ci fosse una conferenza stampa da parte di Ninni Corda per spiegare meglio agli organi di informazione e quindi ai tifosi le vicende delle ultime ore ma la società ha preferito il silenzio, scelta che rispettiamo ovviamente.
Crediamo che i giocattoli debbano sempre essere costruiti, che semmai debbano essere riparati ma mai distrutti per il bene di tutti, di chi ha investito e di chi vuole credere in un futuro rossonero a tinte sempre più forti.
Diciamo che Mancini non aveva compreso bene il suo ruolo o che forse pensava che ci fosse una situazione che dopo il ritiro, con il tempo, potesse cambiare ma ormai anche lui rappresenta il passato e, in questo 2019, è forse l’accadimento più “normale” che sia capitato al Foggia.
Le società, le squadre, gli uomini che si avvicendano vengono sempre valutati dalle prestazioni e dai risultati. Sarà così anche in questa stagione. Non c’è mica da meravigliarsi se qualcuno ha storto la faccia per il risultato di Fasano. Con tutto il rispetto, questa gente ha visto la serie B solo qualche mese fa e forse non è ancora pronta a queste umiliazioni.
Essere grati alla società perchè ha rimesso in moto quel pallone e quelle passioni che si erano spente, non vuol dire mettere la testa nella sabbia ed accettare tutto senza commentare. È uno sport che non ci piace e al quale non vogliamo abituarci.
Aspetteremo i tempi giusti, cercheremo di pensare che tutto sia recuperabile e di credere che questo sia un progetto ancora vincente nonostante la prima stonatura.