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Questi non sono derby!

I derby sono un’altra cosa.

Vivere partite tra squadre che vivono una sana rivalità e farlo senza gente sugli spalti è come scegliere di mangiare un piatto di pasta senza condimento. A Taranto sarebbero mancati solo i tifosi rossoneri ma una prolungata contestazione di quelli rossoblù nei confronti dell’attuale proprietà ha fatto sì che la partita si è svolta a colori sbiaditi, quasi come una amichevole. A dire il vero, a ricordarci della rivalità tra le due squadre c’è stato qualche personaggio che, volendo fare il fenomeno, disturbava la cronaca di un giornalista di Foggia ma ovviamente, suo malgrado, non riusciva con le sue gesta a colorire una giornata comunque buia.
Vogliamo continuare a chiamare derby anche la prossima gara contro il Brindisi ma anche questa volta lo si farà nel clima surreale di uno stadio vuoto. Presumibilmente non sarebbero giunti a Foggia i tifosi brindisini considerata la decisione dell’andata anche se il diverso comportamemto nei confronti delle tifoserie foggiana e cerignolana tra andata e ritorno avrebbe potuto far adottare qualche decisione diversa. Con i se e con i ma, in ogni caso, non si va da nessuna parte e resta il fatto che si giocherà a porte chiuse.
Indipendentemente se ci sia una mano pesante nei confronti del Foggia, indipendentemente se venga punita, dopo una gara, una sola società magari facendo passare l’altra per vittima, indipendentemente dalle polemiche che si innescano in questi frangenti, un derby non può mai essere la stessa cosa guardandolo solo in tv.
Si passa da un derby all’altro proprio nella settimana dal vero derby italiano, quello di Milano. Cerchiamo, almeno, di non chiamarli derby.