di Alessio Mangano
Siamo ormai ai titoli di coda. Questo campionato, lungo, stressante, appassionante sta ormai dando i suoi ultimi verdetti, verdetti ormai mancanti solo della certificazione matematica.
Il Foggia, dopo la sconfitta di Venezia, non riesce a mettere la ciliegina su una torta che resta comunque dolce e gustosa per quello che poteva succedere alla luce di vicende, non ancora concluse, che non sono riuscite ad impensierire il percorso importante della squadra rossonera.
Spesso si fa riferimento alla fine del girone di andata, ai 22 punti, ai due piedi nei playout ma si dimentica quella terribile settimana che coincideva con la ripresa del campionato, che avrebbe dovuto vedere il riscatto dei rossoneri e che invece vide il Foggia ancora perdente in casa con il Pescara e che culminò con l’arresto di Fedele Sannella.
Quel 24 gennaio, per la storia del club in questa stagione, rappresenta il momento più preoccupante. Tifosi davanti allo stadio a rivedere spettri già conosciuti, spettri che avrebbero potuto chiudere quel capitolo cominciato qualche mese prima in piazza Cavour. L’atmosfera era preoccupante, la squadra non portava risultati e soprattutto non aveva più il conforto di chi muoveva i fili.
Poi il 26 gennaio la vittoria a Chiavari, la settimana successiva la conferma con l’Avellino in uno Zaccheria terribilmente vuoto sino al successo con lo Spezia che ratificava la permanenza con tre giornate di anticipo.
Rimpianti per i playoff sfiorati? D’istinto ci viene di dire sì, qualche altro punto si poteva conquistare ma obiettivamente, proprio nei confronti con le prime della classe, si è visto che il Foggia merita ampiamente il nono posto in classifica e merita di poter riprogrammare al più presto il proprio campionato ancora in B.
Quando seguiremo gli spareggi per individuare la terza squadra che salirà in A, quando in campo non vedremo i calciatori giocare con la maglia rossonera, ricordiamoci di quella maledetta settimana, del miracolo targato Nember/Stroppa e speriamo tutti insieme di poter ripartire con più certezze e meno preoccupazioni.