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Quel mercato che non decolla

Il Foggia ha ripreso la sua corsa verso la salvezza ripartendo dal lavoro di Padalino che ha cominciato a guidare gli allenamenti con il gruppo solito, quello che aveva guidato negli ultimi giorni del 2018.
C’era e c’è la necessità di rinforzare l’organico che, in molti ruoli, aveva deluso ma è pur vero che probabilmente, con il cambio della guida tecnica, qualche calciatore potrebbe ritrovare nuova collocazione in campo e di conseguenza una rinnovata considerazione. Tuttavia, per bocca del presidente Fares e del ds Nember, si è accennato ad alcuni rinforzi e lo stesso Padalino aveva accennato ad evidenti e necessari aggiustamenti nell’organico a sua disposizione.
A dire il vero, già si aspettavano alcuni annunci di acquisti e cessioni ed invece ad una settimana dall’inizio del mercato ufficiale e a 9 giorni dalla prima gara del girone di ritorno in quel di Carpi, non si è mosso niente e questo, per una squadra che deve cambiare il suo modo di stare in campo, non è una notizia incoraggiante.
Le voci si sono inseguite, sembrava fatta per il portiere Scuffet ma tutto è svanito come in una bolla di sapone senza riuscire a capire se la trattativa sia mai stata in piedi o se sia stata l’invenzione di qualche addetto ai lavori. Salgono ora le quotazioni del portiere Frattali che sembra, come il precedente, ad un passo dalla firma per la società di via Gioberti, ma l’esperienza ci consiglia, anche in questo caso, di andare con i piedi di piombo.
Al di là dei nomi, comunque, se esiste la necessità di ritoccare la squadra, che si faccia al più presto perchè la posizione di classifica, il campionato più corto del solito e l’intensa campagna acquisti delle società concorrenti, non dà tempo per eventuali ambientamenti o per recuperi di calciatori in ritardo di preparazione. Questo mercato è nettamente diverso da quello estivo, non concede tempo e il Foggia ha necessità di riprendersi per non intravedere quel baratro al quale nessuno vuol minimamente pensarci.