Archiviata la faccenda relativa alle incombenze burocratiche della società che evidentemente tranquillizzerà anche quei siti on line che avevano già fatto il funerale a chi ancora non aveva steso i tacchi, la parola passa ora al campo.
Più volte abbiamo sostenuto che, comunque si voglia vedere il mezzo bicchiere, l’impresa non è facile perchè solo i tre punti possono aiutare il Foggia ad uscire da una posizione che oggi lo vedrebbe retrocesso direttamente. Per fortuna ci sono ancora nove giornate nelle quali otto saranno le partite che dovranno disputare i rossoneri. Non c’è tempo per piangersi addosso, non è il momento di cercare i responsabili del mancato decollo di questa squadra che in estate aveva fatto brillare gli occhi a tutti. Ora bisogna far quadrato tutti insieme, dalla società ai tifosi, dai calciatori ai tecnici per lottare con i denti su ogni campo e su ogni palla.
La settimana di sosta potrebbe essere utile per caricare soprattutto la squadra, per recuperare qualche calciatore non proprio al meglio in vista di un incontro, quello da disputare a Brescia, in quella che può sembrare una impresa impossibile, impresa che comunque partirà, come tutte le partite, dallo 0-0 e da due squadre di 11 elementi. In linea di massima, nel finale di ogni campionato, tutti hanno necessità di far punti, qualunque sia l’obiettivo stagionale, per cui la determinazione in campo può minimizzare certi divari tecnici e favorire risultati imprevedibili alla vigilia.
Il tempo per recuperare c’è, eventuali scontri diretti potrebbero accelerare certi percorsi per cui sarà necessario abbassare la testa e tirare avanti contro tutto e tutti, anche contro chi, diffondendo notizie allarmanti, prevedeva la fine dei rossoneri un bel po’ di tempo prima. Gli avvoltoi dovranno ancora girare in aria perchè a terra la preda è ancora viva e vegeta.