Sembrava non dovesse esserci più spazio per lui, che il nuovo corso del Foggia affidato a mister Grassadonia potesse rivolgersi ad una difesa diversa ed invece ora sembra esser diventato un pilastro insostiuibile.
Parliamo ovviamente di Luca Martinelli, alla terza stagione con i rossoneri, uno degli eroi della storica promozione.
Lo scorso anno era stato messo più volte sulla graticola a causa di alcuni errori individuali che avevano determinato marcature degli avversari e conseguenti sconfitte del Foggia. Quest’anno, voluto fortemente da Grassadonia, è riuscito a ripagare la fiducia del tecnico e a riconquistare quella stima del pubblico che si ottiene solo con prestazioni di ottimo livello. Gli applausi a scena aperta che gli sono stati tributati ad un certo punto della gara contro l’Ascoli, sono il giusto premio di chi è andato avanti affidandosi soprattutto al lavoro e all’abnegazione.
Il calciatore, percependo forse la stima del mister, è sempre entrato in campo con serenità e a tratti con autorevolezza facendolo risultare in ogni gara uno tra i migliori.
Dotato di un fisico prestante, di senso della posizione e di un carattere che gli consente di prendersi in campo le proprie responsabilità di una giocata, di un dribbling, di un intervento acrobatico, è riuscito a soffiare il posto da titolare, almeno per il momento, ad un calciatore molto determinante nel girone di ritorno dello scorso anno e cioè Denis Tonucci.
Sappiamo che Grassadonia tiene tutti sulle spine sino all’immediata vigilia di ogni partita e che nessuno si sente titolare o riserva per cui siamo certi che può succedere che prima o poi Martinelli possa andare a sedersi in panchina per far posto ad un compagno ma, fintanto giocherà a questi livelli, sarà molto difficile poter fare a meno di lui.