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Pensiamo solo al calcio giocato!

La squadra pian piano prende la sua fisionomia. Siamo lontani da una situazione sufficientemente definitiva ma una società nata qualche giorno fa obiettivamente non poteva fare di meglio.
C’è entusiasmo e curiosità in questo primissimo sprazzo di stagione, si aspetta la partenza per il ritiro, si percepisce la fiducia che la piazza sta accordando a Felleca e al suo staff societario.
Ovviamente, come è giusto che sia, saranno i risultati a fortificare questo legame così come insuccessi sportivi potrebbero, e non ce lo auguriamo, far scemare l’interesse intorno al Foggia.
Ogni giudizio, però, va dato su quello che calciatori e tecnico sapranno dare in campo e fuori nel loro periodo di soggiorno in Capitanata. La loro fede religiosa, i loro orientamenti sessuali, il loro trascorso altrove dovrebbero interessarci molto meno. Sappiamo che la vita di un calciatore ha mille tentazioni, sappiamo che le società spesso non sono gestite da Santa Maria Goretti, però il calcio è quello che ci interessa e ci appassiona per le giocate in campo, per i successi e qualche volta anche per le sconfitte. Il resto lasciamolo al gossip che interessa ma sino ad un certo punto.
Rispettiamo le scelte di una società, rimanendo comunque grati a chi sta provando a ripartire. Non ci dimentichiamo che le alternative a questa società erano le chiacchiere che sono volate nel momento in cui bisognava mettere mano al portafoglio.
C’è tanta gente che ci ha fatto male, evitiamo di aggiungere problemi a problemi.
Aspettiamo di valutare il prossimo allenatore sul campo e speriamo di formare un nuovo tecnico, lanciarlo nel calcio che conta attraverso i successi rossoneri.
In questo momento Foggia ha bisogno solo di calcio giocato.