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Padalino, non solo foggianità!

C’è curiosità intorno al Foggia che domenica affronterà la Salernitana, quel Foggia targato Padalino che proverà a dare continuità all’importante vittoria contro la Cremonese. C’è anche entusiasmo intorno al ritorno di chi aveva iniziato il viaggio di questa società partendo dai campi polverosi della serie D per giungere, dopo due stagioni, nel porto sicuro di quella che era la C1 di una volta.
Parlare ancora di foggianità, però, riferendosi a Padalino, può risultare fortemente limitante. Pasquale nel frattempo ha avuto esperienze importanti che lo hanno formato, lo hanno fatto crescere professionalmente facendolo giungere a Foggia nel momento giusto. La società e il direttore sportivo, che pure hanno valutato giustamente altri profili, sanno bene che non potevano sbagliare e dovevano prendere innanzitutto un allenatore bravo il quale avrà l’arduo e stimolante compito di dimostrare a tutti che la scelta è stata quella giusta.
La foggianità, che nel 2012 era fondamentale per provare a ritornare tra i vivi, ora è un valore aggiunto che potrà essere importante per velocizzare quei processi legati a problemi di spogliatoi o a rumori vari della piazza che Pasquale conosce molto meglio di tanti altri.
Non si dimentichi quindi che la scelta è caduta prima sull’allenatore valido e poi sul suo “certificato di nascita”.
Per Padalino questa è una ghiotta occasione e un importante crocevia per la sua carriera ma anche il Foggia potrà godere dei risultati derivanti da un mister capace e ambizioso. Trattasi quindi di vantaggio reciproco.