di Alessio Mangano
Ecco le parole di Pasquale Padalino alla vigilia della partita con il Pescara:
Sicuramente avrò problemi con Ngawa perchè ha ripreso da poco ad allenarsi e poi non potrò contare su Tonucci e Zambelli ma nemmeno su Chiaretti per via di un attacco influenzale. Abbiamo poi Noppert che ha avuto un lutto in famiglia ma dovrebbe ritornare nella giornata di oggi.
Riguardo a Kragl, molti dicevano che doveva giocare più in avanti, oggi dicono che forse doveva giocare più indietro. La verità e che Kragl deve poter spaziare su tutta la fascia sinistra liberamente. Se gioca troppo vicino agli avversari, è difficile per lui esprimersi al meglio.
Con la tecnica e la tattica soltanto, non si vince in serie B, il carattere bisogna metterlo sempre.
Il messaggio che sta recependo la squadra ė quello di migliorarsi sempre, puntando alla perfezione, anche se inarrivabile, senza trascurare l’avversario di turno. Dobbiamo ripartire da quello che di buono si è fatto a Palermo anche con i nostri splendidi tifosi che invece di andare in giro son venuti ad incitarci all’allenamento di oggi.
Il Pescara è una squadra che in questo momento manca di continuità ma è una squadra di qualità e noi dobbiamo mettere in campo la voglia di fare risultato, non importa come, ma sarà necessaria la sostanza.
Noto degli importanti miglioramenti nel gruppo anche se dobbiamo lavorare di più sulle palle inattive e sulla gestione della palla nel palleggio.
Nella prima parte di gara a Palermo sembravamo attendisti ed invece quella era la risposta a certe squadre che, con indubbie qualità, ti costringono nella tua metà campo. Quando poi siamo usciti abbiamo avuto delle palle gol assolutamente nitide.
A Cristian Galano ho detto che al momento è importante essersi trovato a tu per tu con il portiere, poi l’errore è sotto gli occhi di tutti ma, come dice Rambaudi, ha delle qualità importanti
Deli a centrocampo ha delle qualità che gli altri non hanno, ovviamente per far giocare uno devo sacrificare l’altro ma per fortuna questo la squadra lo ha capito ed i calciatori hanno anteposto l’esigenza del gruppo a quella del singolo. In qusto modo qualcuno resterà sempre penalizzato