Comincia il campionato ed il Foggia si affaccia a questa nuova avventura con il piglio delle grandi, con i favori del pronostico anche se il campo alla fine saprà decretare le diverse gerarchie e assegnare i ruoli in questo girone H della serie D.
La squadra è ancora un cantiere aperto ma era prevedibile se si pensa a quanto poco tempo è passato dalla costituzione della nuova società. Mister Mancini ha comunque una squadra che sembra aver capito come si gioca in questa categoria ed è pronta a buttare il cuore oltre l’ostacolo e a sudare la maglia.
A Foggia, sino a qualche mese fa, si parlava di gioco, di schemi, di moduli mentre il divario con questa categoria lo si evince già dalle parole dei protagonisti che parlano di calcio ignorante, di risultato prima di tutto, di agonismo. C’è poco da meravigliarsi. Questa è gente che conosce bene la categoria, che è abituata a vincere comunque e che non ha intenzione di cambiare rotta proprio a Foggia.
Ripetiamo, il campo è il giudice supremo, di chiacchiere a Foggia ne abbiamo sentite tante negli ultimi tempi. Un sano scetticismo, quasi precauzionale, può aiutare a non ritrovarsi con brutte sorprese.
La fiducia alla società è certificato dal fatto di aver superato la soglia di 4000 abbonati con buone prospettive per il raggiungimento delle 5000 unità. Ora si aspettano i protagonisti. Se si vuol vincere bisogna prender punti da subito, a partire proprio da Fasano.